Serata a suonare, vado dal mio chitarrista-amico di lunga data e come sempre mi vengono incontro le di lui gatte.
Micia1: maoooooo!
sa30a: “Ciao, prima-gatta-nera-strusciosa di cui non ricordo il nome!”
Micia2: maoooooo!
sa30a: “ciao, seconda-gatta-nera-autocappottante!”
Tutto ad un tratto vedo un terzo gatto, grigio e nero (un amore) che mi dardeggia uno sguardo fugace da sotto un’auto, per poi scappare tutto diffidente.
sa30a: “Senti un po’, ma hai preso un gatto nuovo?”
chitarraio: “No, è uno che viene ogni tanto qui, attratto dalle gatte.”
sa30a: “ma sono sterilizzate! Che attrattiva possono avere? sono inavvicinabili!”
chitarraio: “eh, ma glielo spieghi te al gatto?”
sa30a: “oddio, dopo quasi otto anni con Gamma, sono un’autorità in campo di tempo buttato dietro ad animali femmina biologicamente frigidi”.
E’ ancora li’ che ride. Io ripenso a quegli anni buttati e magari rido un po’ meno, ma l’è meglio prenderla a ridere, suvvia.
Qualcuno diceva: non esistono donne frigide ma solo uomini incapaci…
“Gatta autocappottante” e “chitarraio” sono troppo simpatici!
Ma cosa suoni di bello? Che genere fate?
Saluti, Neofanta
@Dalila: mediamente lo dicono soltanto le donne, e gli uomini ci credono solo all’inizio della propria carriera. Quando inizi ad accumulare un po’ di… ehm… “statistica” e trovi una donzella che ti rivolge una frase del genere, se sei in buona sorridi. Se non sei in buona le rispondi “e perchè tutte quelle altre urlano e mi graffiano la schiena e tu sei un platano invece?”.
Solo che non lo si fa quasi mai, ma sbagliamo. dovremmo.
@neofanta: è vero, è autocappottante. Arriva, “mao mao” ti si mette vicino e cappotta.
Io suono il basso elettrico, ora come ora ho su un trio acustico che fa cosine un po’ soft, sting, britti, michael jackson, bublè… cosine così
e la sopresa quando, suonatore Jones?
Non so.. Per quello che può essere la mia esperienza posso dire che ci sono uomini che mi hanno fatta urlare e incidere la schiena peggio di un gatto e altri che mi hanno fatto provare le stesse sensazioni del suddetto platano.. Poi ovviamente ci saranno anche donne più o meno sensibili… E poi e’ anche questione di feeling.. Magari il platano e il non-stimolante orgasmi insieme fanno scintille..
Le peggiori però sono quelle che ti graffiano la schiena mentre fingono l’orgasmo…
…ma a che serve fingere un orgasmo? Mai fatto. Lo trovo una “violenza” in primis a sé stesse, e anche una mancanza di rispetto verso il partner. Infine, mi sentirei talmente ridicola a farlo che mi verrebbe malissimo, riderei o sarei imbarazzata. E Them ci dimostra che gli uomini se ne accorgono…
In realtà non è che me ne accorgo, è che sono di indole pessimista. Oltre al fatto che mi sono visto allo specchio da sudato qualche volta.
Comunque ci ho ripensato, le peggiori sono quelle che ti graffiano la macchina…
oddio, them, mi fai venire alla memoria un episodio di… di… sedici anni fa che mi ha insegnato che le cose improvvisate sul cofano della macchina E gli anelli non vanno d’accordo.
Fu impegnativa da spiegare a mia madre quando lo vide.
Ipazia, il bello è che il 90% delle donne che fingono invece di darsi delle cretine da sole (cosa che dovrebbero fare) danno la colpa a noi perchè non siamo bravi.
Un po’ come se ti facessi una cena, tu fingessi di dirmi “uh buono”, poi vai a lamentarti dalle amiche che cucino male e non voglio migliorare. Ma se mi dici che ti piace…
Dalila: hai centrato il problema. E’ l’alchimia, nè l’uomo nè la donna, ma la coppia che funziona o non funziona.
Them ovation!!!
sei un grande!
Che motivo c’è di fingere un orgasmo?
Ma provateci voi a liberarvi di uno che crede di essere bravino e si impegna con tutto sè stesso a smanettarvi (o altro) convinto che – dato che con le altre funziona- la sua tecnica è sicuramente impeccabile!
A un certo punto è questione di necessità:
Gli dico che: “scusa, ma a me proprio non mi sta piacendo, lascia stare, non funziona.” con conseguente stilettata all’ego del povero -e pure impegnatissimo, tra l’altro- maschio, nonchè necessità di liberarsi dalla situazione imbarazzante (genere tu e lui nudi o seminudi sopra un letto -o un cofano, che dir si voglia- e senza più nessun motivo per starci)..
Oppure
Fingo elegantemente l’orgasmo, così la cosa finisce senza strascichi pietosi per entrambi, lui conserva la pia illusione delle sue infallibili qualità amatorie e tu non passi il resto della serata a cercare di conciliare l’idea che poteva andare molto meglio col senso di averglielo pure fatto indelicatamente notare,
Ci si saluta con garbo e au revoir?
mmm….
essere o non essere…
Ma visto che in genere piuttosto che spiegarti che desiderano essere vellicate delicatamente oppure sbattute come un flipper preferiscono sostituire l’operatore, tanto vale che almeno fingano. Almeno c’è l’autostima a farti compagnia mentre piangi come un vitello guardando Rai Storia e mangiando patatine scadute.
Comunque io ho risolto i problemi di coppia nell’unico modo veramente definitivo: ho un’auto diesel.
Single, concordo. E mi dico che più passano gli anni più credo nella sincerità dell’essere sé stessi, con l’abbandono di ogni “strategia”: fingere orgasmi dunque lo trovo avvilente e nonsense. Piuttosto dico “no, non mi sento” “stasera non mi va ” “stop, non ce la faccio e mi sta passando la poesia”, oppure, se trovo che lui non mi sappia cogliere fisicamente nella maniera a me consona, lo guido, gli insegno, con dolce decisione (o decisa dolcezza)…
Ma quand’è che ci sveli quanto sei brutto…? (te sedicente)
@ them: TI PREGO RIPENSACI. E SPOSA ME.
Mabh, ma se una persona non vale nemmeno il tempo e le energie di spiegargli che ti sta trombando male, mi spieghi cosa ti fai trombare a fare?
Se è una cosa occasionale, leggasi bellone rimorchiato in discoteca, posso capire il disinteresse. Ma se è una storia più o meno importante, non val la pena spenderci comunque due parole?
P.S. bentornata, eh
Mi accodo al bentornata Mabh! Quando scoprii questo blog mi piacque leggerti nei tuoi interventi fiume densissimi -scoprendo poi la tua giovane ma intensa età!
Speriamo di leggerti ancora…e auguri con Them! -però se vi sposate ce lo dite, eh? (Them, svela, quanti anni anni? Se guardi RaiSTORIA mi sa che giovinetto non sei… -scherzo!- Guarda che fa fascinosissimo, guardare Raistoria, attento!)
volevo scrivere “hai” (anni)
@Mabh Visto che Ippy ci vuole provare così spudoratamente col titolare del blog (fermo restando il suo jus primae noctis eventuale su di te), potrei anche valutare l’unione eterna con te. Soprattutto se sei un’auto diesel. Purtroppo, però… (vedi sotto)
@Ippy Potrei con pieno diritto menarmela che sono nel fiore dei trent’anni, in verità mancano mesi al quarantesimo. Ho già le idee chiare sul regalo: le scarpe anti-infortunistiche con la punta rinforzata in acciaio. Per prendere a calci sui denti quello che ha detto che la vita comincia a quaranta anni!
EMMANNAGGIA! Però mi dai speranza, vuol dire che, invecchiando, migliorate! 😉
Grazie dell’accoglienza, guys, non mi aspettavo di essere mancata a qualcuno!
@single: Domandone.
“se una persona non vale nemmeno il tempo e le energie di spiegargli che ti sta trombando male, mi spieghi cosa ti fai trombare a fare?”
Eheheh. ti dirò…l’esperienza di mabh è questa:
MAbh: “ehi ciao, come va? che ne pensi se questo week end ci si becca?”
Uomo: …
Mabh: “io stasera sto da sola a casa, ti va di passare?”
Uomo: “si volentieri, a che ora?”
Te la devo spiegà?
Se spieghi Tu a tutti gli uomini che incontro che trombare potrebbe anche non essere la priorità relazionale a me me fai solo che un favore, sà!
baci.
Buonasera a tutti!
Ogni tanto leggo questo blog, che trovo piacevole e grazie al quale mi son fatta pure un paio di risate.
Intervengo per dire la mia circa le ragioni per cui valga o meno la pena di fingere un orgasmo.
Bene, comincio col dire che ho frequentato per tre anni un ragazzo che mi aveva completamente privata di ogni facoltà mentale. Non serve aggiungere che aveva un certo ascendente su di me. Io ero piuttosto giuovincella, lui era quasi 10 anni più grande di me. Era fidanzato e diceva di amarmi e che avrebbe mollato quella “ufficiale”. Passavano i giorni, passavano i mesi, passavano gli anni, ma di scaricarla, non se ne parlava. Accadevano sempre disgrazie di portata intercontinentale che gli impedivano di farlo. Veniamo dunque al sodo. Il tipo in questione, si vantava di essere un Latin Lover con entrambe le elle maiuscole, non so se mi spiego. Mi scopava come scopano i conigli, ogni volta avevo la sensazione d fare sesso con un operatore dell’ Anas: azionava il suo martello pneumatico, spaccava un po’ di manto stradale, riponeva l’attrezzo nelle mutande e… chi s’è visto, s’è visto. Non parliamo poi di come baciava. Lingua in gola, due giri di mulinello e via. Ma mi amava eh… Io ho cercato di spiegargli diverse volte che così non andava bene, sapevo di non essere frigida, avevo semmai avuto il problema opposto il più delle volte prima di lui. Lui però, anzichè allentare la presa ed essere un pochino più delicato, “spingeva” il doppio sull’acceleratore. Il risultato è stato che in 3 anni di relazione, non ho MAI avuto un orgasmo. MAI. Ogni volta che gliene parlavo, sembrava non essere affar suo, e comunque, essendo lui il “Re degli Scopatori”, non poteva essere certo la causa dei miei non-orgasmi!? Ad un certo punto mi sono stancata e ho cominciato a non dire più nulla. Fingevo. Ho finto sempre. Ero convinta di amarlo moltissimo, la mia era un’ ossessione, non potevo vivere senza di lui. Sapevo che mi stavo facendo del male, come sapevo che prima o poi tutto ciò mi si sarebbe ritorto contro. Avevo neanche 20 anni, ne sapevo ancora troppo poco di teste di cazzo, non ero abbastanza forte da proteggermi. Fingere l’ orgasmo, per me, era un modo per compiacerlo. E non andavo al bar a ridacchiare con le mie amiche. Soffrivo. Il più delle volte si finge per amore, perchè fa meno male privare noi stesse del piacere piuttosto che far sentire “non all’ altezza” la persona che si ha davanti e, purtroppo, anche perchè molti uomini non sono abbastanza umili da pensare di poter fare di più per la propria donna.
p.s. : Tutti i miei orgasmi persi, li ho recuperati il giorno che ho scaricato io lo stronzo, e gli ho detto che avevo sempre finto. Ho goduto come un riccio.
Ma sono un’illusa io, allora, che ipotizzo che la vita possa ri-cominciare a 43? In realtà la mia vita è già ricominciata, dopo un sofferto iter che mi ha portato ad una recente separazione dopo 19 anni. Non nego che un uomo mi manchi, accidenti, (testa, sesso, coccole, condivisione profonda), ma mi godo appieno le relazioni intense che già arricchiscono la mia vita: figli (15 e 13), amiche/i, parenti, alunni, e mi godo pure il ritrovato tempo libero, che in buona parte dedico a studio, lettura, scrittura. Il confine tra solitudine e libertà è sottile, è un equilibrio in perenne fieri. Quando vedo i 60enni/70enni mano nella mano mi viene la lacrimuccia, ma tre giorni fa sulla cima della torre campanaria di Ulm ho sorriso al cielo ventoso con un amico (gay!) che mi ha abbracciato forte. Io ci spero che un giorno farò ancora l’amore… e scusatemi se sembro la bella addormentata di altri tempi, ma non mi ci sono mai vista a trombarmene uno così, tanto per -benché le occasioni non mi manchino (ce n’è un sacco di uomini di mezza età sposati che si farebbero un’amante…).
Them, un bel paio di Superga rosse, evvai! Altro che calci nei denti alla vita! C’hai cervello e loquela da vendere! Sarai mica bruttissimo anche tu, come Single…?
@Ipa: Ma no che non sei un’illusa, che dici. Anzi. Ben venga. Ce ne fossero di più come te.
Il problema però è un altro… ossia che probabilmente a 43 anni anche se si smette di riempire il bicchiere quello che si ha davanti sembra già piuttosto soddisfacente… lo dici tu poi, i figli, le amiche, il lavoro (parli di alunni, quindi credo un lavoro anche piuttosto stimolante, a contatto con del capitale umano.)
E allora certo un presenza a fianco nel quotidiano manca, perchè manca, non diciamo di no, però tutto sommato può anche non fare così paura quest’assenza… c’è abbastanza intorno da guardare e dire “beh, però”.
Ora non voglio certo piangere sui miei – e di altre- fortunatissimi 25 anni, in cui, per carità, si scoppia di salute, hai ancora “tutta la vita davanti”… è che è una condizione un pò diversa…
io mi guardo intorno e che ho?
Una laurea presa fuori sede, e dunque amici si, ma sparsi chissa dove, un ritorno a casa dei miei pesante come un pino, prospettive di lavoro deludenti -o assenti-…
Quando penso che manca anche la famosa presenza, esattamente, con che cos’è che mi dovrei consolare?
E sai qual è il dato più buffo?
Che più ti rendi conto che “non hai niente che non va” -frase che a un certo punto tutti ti ripetono come un mantra- più non riesci a capire allora perchè.
perchè?
allora, perchè?
Così me la metto via. Faccio altro. Quello che posso, si sa, coi soldi sempre pochi, la libertà sempre troppa… (che st’enfasi della libertà sarebbe da aprirci un dibattito, e tralascio…)
Faccio altro.
No. Non intendo una botta e via, Anzi, credimi, non mi ci vedo per niente pure io a trombarmene uno così, tanto per.
Ma la fila di quelli che non hanno voglia di trombare e basta, tanto per, onestamente l’ho persa.
Mi ridate l’indirizzo?
però così è che a volte fa paura. Chiederti quanto tempo ancora ti toccherà far altro, ti toccherà pensare che in fondo può pure darsi che nella vita ci sia quella portata che è mancante.
E per quello si, forse avercela avuta, un pò, una vita… una di quelle che non fosse “in bozzolo”, intendo, una di quelle che non fosse solo uno schizzo…malgrado sia finita, malgrado si sia rotta, non lo so, ma forse un pò, chissà, consola.
@mabh: inquadrata in questa luce, capisco. Diciamo che provi a partire col passo altrui, è lodevole, ma il rischio di incappare in imbecilli si rialza un po’. Cordialità & stima
Ipazia: ricominciare presuppone finire. Controlla i presupposti, vedrai che non ci sono. La semantica non è un’opinione
Dimenticavo: trotafelice, mi spiace che tu ti sia fatta male a quella maniera, ma ti giuro, ti giuro che avrei pagato e non poco per essere presente nel mentre dicevi al trivellatore “trivelli tanto, ma non trovi mai niente”
@Ippy Non credo di essere bruttissimo, che con le donne non è mai un problema (entro certi limiti), magari poco interessante. E’ che quando sei miliardario e superdotato è dura, là fuori…
@trotafelix Vi è anche da far notare che il rinfacciare di non aver mai goduto durante le pratiche di abbandono di un partner non è cosa mai sentita. Ovvero cominciano a svilupparsi anticorpi. Capitasse a me non penserei a quanto sono incapace ma valuterei la percentuale di verosimiglianza nelle parole della ex.
Chiaramente nel tuo caso la cosa che ti dovrebbe far godere come una riccia (?) è il fatto di non aver più quel bidone di egoismo fra le mucose. Con l’augurio di trovare un inquilino più degno fra le gambe!
Ma invece questa cosa che vi indisponete quando vi si chiede se vi è piaciuto, com’è? No perchè vorrei darvi un dritta sulla percezione che se ne ha stando della parte della radice del pene: nella maggior parte dei casi non si capisce niente. Alle volte uno non si applica nemmeno ma è anche vero che, per la mia esperienza, se vedete l’elettroencefalografo sul comodino un po’ vi inquietate, eh…
@single: non ho proprio capito il tuo intervento sibillino: “ricominciare presuppone finire. Controlla i presupposti, vedrai che non ci sono. La semantica non è un’opinione”. Beh, un matrimonio finito dopo 19 anni, è proprio finito finito, e finita una linearità/sicurezza/stabilità di vita affettiva che si presupponeva eterna. Intendi dire che non è finita la mia vita…? In questi giorni di euforico sole lo comincio a credere anch’io, ma nel lungo e gelido inverno mi sono pensata vecchia, brutta, senza speranze di poter riamare ed essere riamata; oggi invece sfoggio il rossetto rosso!
@mabh: sì, capisco davvero che la tua singletudine è diversa dalla mia, e che l’avere una solida -non ho detto ricca!, ma sicura sì- situazione economica (sono di ruolo al liceo da 13 anni, insegno da 19) lenisca le preoccupazioni affettive. Se ti dico che a 25 anni sei ancora molto giovane ti incazzi, perché te l’avranno detto in molti, ma… se oso sperare io, tu, davvero, hai molte più chances. Perché, però, ti chiedi. Non lo so, io sono inesperiente, perché a 23 anni mi sono messa in un matrimonio indissolubile, che poi invece si è soluto, e prima non avevo avuto nessuna esperienza intera, adulta (se non cosette poco più che adolescenziali). Senza farlo diventare un chiodo fisso, credo però che non ci sia nulla di male a guardarsi intorno, a frequentare ambienti adatti a ciò che cerchi…e a osare!
@Them: è vero, la bellezza non è un problema. Ma come fai a dire “magari poco interessante”? Per favore, ci spieghi cosa vuol dire essere una persona poco interessante? Te lo chiedo sinceramente, perché mi sa che sono tutte seghe mentali che ti/ci/mi fai/facciamo/faccio: talora passo in rassegna tutte le “credenziali” che presumo di avere, e il carnet non mi pare risulti sguarnito… ma credo che in questo ci sia molta soggettività: che io parli scioltamente francese, inglese e latino, o che scriva sulla pagina di cultura di un quotidiano, a un prof. di linguistica può attizzare, ad altri tanti uomini liberi non gliene frega niente. What about?
p.s. A me “ma ti è piaciuto?” non me l’ha mai chiesto nessuno, ché credo lo abbiano capito da soli, se era sì o se no, gli unici due. Ma non mi indisporrebbe (magari detto in modo un po’ diverso, certo, non come quiz gradimento, ma come costruzione di intesa)
Ciao, vi ho scoperti ieri sera e ..come dire… i contenuti di ” singleatrentanni” mi toccano da vicino: coppa vuota anch’io!
Vediamo se, come sostiene l’autore, mettersi a nudo aiuta ad aprirsi a ricevere.. intanto continuo a leggervi..
Cari ragazzi, lascio un commento che non c’entra niente con il topic, xchè voglio chiedere un consulto alla ricca comunità web che rappresentate!
Sto meditando su un blog di gruppo. Su cui possano postare più persone, ma selezionate. l’oggetto del blog starebbe nel dire tutta la verità su soggetti che hanno comportamenti assurdi ma – non essendo questi comportamenti adeguatamente pubblicizzati- possono permettersi di continuare a vivere facendo finta di niente.”giornalismo tra privati”. denuncia. con nomi, e cognomi.
secondo voi si può fare?
ovviamente si tratta di testimonianze dirette.
secondo voi è a rischio citazioni?
Se fai nomi e cognomi o se i citati sono riconoscibili possono citarti per danni.
In questi casi il responsabile non è l’autore del post, ma il suo “editore”, ossia la titolare del blog/sito/dominio internet.
Non è un caso che io mantenga il più stretto anonimato sia su di me che sulle mie pazze…
eh si. ma con l’anonimato non c’è gusto.
devono pagà.
devono pagà tutto.
Ellosò. Ma intanto l’avvocato lo anticipi tu.
😉
Ahahahaaha altrochè se possono citarti, ed avrebbero anche ragione! Poi sinceramente l’idea del sito mi pare tristissima, un’invito al trolaggio. Se avete beghe invece di rosicare sul web risolvetevele nella vita reale. Se invece siete aspiranti giornalisti ci sono migliaia di testate con cui collaborare e un bell’esamone da sostenere. Good luck!
Andiamo bene, Mabh non l’ho ancora sposata e già mi costa l’iraddiddio in avvocati! Prima notte di nozze in camera. Di sicurezza.
Amico caro, vedi di fare il tuo lavoro virile BENE e DA SUBITO sennò non ti lava più neanche l’acqua del mare 😉
@Temistocle, ma quanto sei arguto! Dai, ci provo spudoratamente anche con te, così non mi dici che ci tento col tenutario del blog! Ah, già, ma ti sei promesso a Mahb. A proposito di verità/virtualità, di levità seduttiva, posso fare del metablog? Ovvero… a che serve un/questo blog? Attila da qualche parte scrisse che era l’harem di Sa30. Certamente questo è un luogo di scambio proficuo, mai volgare ed offensivo. E’ come l'”effetto treno” di venti, trenta, anni fa -quando non esisteva il web-: ci si incontrava in treno per un viaggio lunghissimo, da un capo all’altro dell’Italia, due sconosciuti, si arrivava a parlare con intimità, protetti dalla bolla atemporale dello scompartimento. Addirittura un bacio, forse, (o l’ho sognato?), e poi mai più visti. Che ne è dei colloqui virtuali sul web? Sono reali, sì, come una telefonata con un amico. Però non c’è mai -o quasi, non so- l’incontro di presenza; né il senso di comunità che ci lega alle persone vere, quelle della famiglia o che incontriamo ogni giorno al lavoro (quelle che, se sparisci per un po’, ti cercano e ti chiedono: che ti è successo? Come stai?). Sa30 però alcune delle sue pazze le ha conosciute qui, o in altri forum, e poi le ha incontrate davvero. Che ne dite? Avete mai incontrato poi una persona con cui avevate chiacchierato su forum? Mi incuriosisce, tutto questo…è come se la combriccola di questo forum un giorno si incontrasse, e, senza dire una parola, capissimo chi è Mahb, chi Them, chi Sa30, chi Mav, chi Attila, chi Dalia o Trotafelice…
chissà…
gli psicologi dicono che nell’attrazione fra persone (anche amicale, non necessariamente sessuale), nell’intesa, gioca un ruolo forte anche l’odore, oltre che la vista. E qui? Pura parola, che può pure essere menzognera, millantante. Il corpo no. E se invece si fosse ancora più veri qui, proprio perché non connotati dall’immagine, che parecchio ci condiziona nell’avvicinarci a qualcuno?
Filo-sofismi delle 22.00…
beh, alla prossima passeggiata in piazza!
Mahb@: no, io nessuna voglia di denuncia on-line. Sto tifando per le belle persone per cui ho votato ieri.
“A chi serve questo blog?”
Bella domanda che richiederebbe almeno un paio di post, ma molto semplicemente la risposta è “a me”. Mi serve perchè adoro scrivere, mi serve perchè adoro raccontare (e raccontarmi), mi serve perchè è una forma di comunicazione e io di comunicazione sono famelico.
Sulla curiosità personale non condivido il tuo desiderio. Nel senso, ce l’ho, di sicuro vorrei conoscervi tutti, ma per quanto mi riguarda convivo benissimo con la proiezione virtuale di ciascuno di voi, perchè ha comunque una valenza fine a sè stessa, è un “hortus conclusus” che fornisce a ciascuno di noi una prospettiva sull’altro che fuori di qui difficilmente verrebbe fuori. Ciò che fuori di qui è odore, gestualità o comunicazione non verbale qui sono concetti, parole, e soprattutto quanto si è bravi ad esprimerle. Non pretendo che sia migliore di vedervi dal vivo: è solo *diverso*, e mi soddisfa comunque.
Ad ogni modo questo blog non è un harem, checchè ne dica il buon Valerio Di Stefano (che mi conosce grossomodo da vent’anni, e purtroppo per lui, di persona) se non altro perchè una quota maggioritaria dei lettori (perlomeno giudicando da facebook) è… anatomicamente molto simile a me, ecco. E per quanto mi ritenga sessualmente aperto, un harem che somiglia troppo a una voliera non fa parte dei miei sogni erotici.
@ irene:
Io le mie beghe di persona le risolvo eccome, non te preoccupa’.
il punto e’ che su certe persone non basta metterci una pietra, bisogna pure piantare un bel cartello per avvertire quegli sfortunati che arriveranno dopo, secondo me.
E sai francamente mi sembra un tantino esagerato pensare che si debba per forza diventare giornalisti per poter mettere in guardia gli altri su quel che il signor x o la signora y fanno/hanno fatto,o a chi.
Manco novella 2000 scende a certi livelli.
Qui si tratta di puro resoconto gossipparo senza alcuna pretesa di essere piu’ di quel che e’, ma con l’aspirazione di giungere a un pubblico piu’ vasto delle 3 signore che incontro dal parrucchiere.
un facebook de noantri. stronzo. che tira fuori gli scheletrini dagli armadi.
Poi se proprio proprio vogliamo giudicare della tristezza o meno dell’idea, mi devi dire cosa c’e’ di meno triste nei diari on-line, il tentativo disperato di comunicare qualcosa di se’ al mondo, o la gente che posta su facebook pure quante volte va a pisciare.
Siamo onesti.
viviamo in un mondo in cui si fa pubblicita’ di se’.
la mia voglia e’ quella di fare anche pubblicita’ cattiva.
E te stai a sbaja’. Non e’ rosicare sul web. e’ proprio diritto di cronaca, altroche’.
p.s. scusati gli apostrofi al posto degli accenti ma sto in spagna e su sta tastiera non trovo le lettere accentate!
@ Mabh Scusa ma la tua risposta non ha molto senso. Te hai chiesto di pubblicare nomi e cognomi su internet. Io ti ho detto che sei passabile di denuncia e a ragione. L’idea lo ribadisco è tristissima e il fatto che sia gossip da strada la peggiora solamente. OSSEQUI!
Domanda: se invece tu ribadisci + volte che la prestazione non è ottimale, e le cose non cambiano dopo anni che si è insieme che si fa? E poi già che siamo entrati in tema devo fare una domanda agli uomini, vi prego siate sinceri… mi vergogno un pò, ma è da un pò che ci rimurgino sopra: con quasi tutti gli uomini che ho avuto prima di mio marito il sesso era super, e una volta che venivano si ricominciava a volte … con mio marito non è mai successo. Lui viene e stop, chiuso, finito … secondo voi perchè?
Vuota, c’è chi ha bisogno di più tempo di altri per riprendersi, e forse per tuo marito quel tempo è troppo lungo per farlo più volte.
Se invece hai bisogno di pessimismo, magari la voglia che ne ha è sufficiente solo per una volta. Questo può dipendere da qualche sfasatura tra ciò che vuole lui e ciò che gli offri tu, oppure essere semplicemente fisiologico.
Hai mai provato a prendere tu l’iniziativa di ricominciare?
… Eccome se ci ho provato … ma niente da fare, mi scansa! E molte volte appena viene va in bagno e quando torna in camera si riveste e dice: “Allora, non ti alzi?!” … che delusione… Il fatto è che + vado avanti così, meno mi viene voglia di fare l’amore con lui… ho provato a parlargliene, magari per una o due volte va bene (anche se comunque non si fa + di una volta di seguito), ma poi torna tutto alla “normalità”. E poi cacchio… io in 10/15 minuti mica riesco a raggiungere l’orgasmo! E il fatto che è da un bel pò di tempo che non ne provo uno inizia a infastidirmi … anzi non credo che infastidirmi sia il termine corretto… forse sarebbe meglio il termine “scazzarmi”!
Vuota, ma è un problema di lunghezza della prestazione o pretendi tu che dopo l’orgasmo guello riparta?
Perchè nel primo caso potreste lavorarci assieme, nel secondo caso non ci fai niente: è un meccanismo biologico. Si chiama “periodo refrattario”, varia da individuo a individuo.
Se invece il problema è altrove, magari parlatene. Non sono in camera tua quando lo fai, 10-15 minuti possono essere pochi (e lo sono) se vanno dal primo bacino alla doccia, ma un quarto d’ora di trivellazione continua a “femmina calda” e senza interruzioni non sono pochissimi non ne farei una questione di durata o di cronometro (lo trovo smodatamente stupido) quanto di ritmi in comune e di sintonia.
Periodo refrattario? Sono arrivata a 30anni senza sapere che esistesse 😕 … diciamo che il problema è un pò la somma delle due cose. Io ho provato in mille modi a fargli capire che i preliminari (soprattutto per una donna, ma anche per un uomo) sono importanti… ma o non capisce o fa finta di non capire. Ho provato tantissime volte a prendere l’iniziativa e … insomma credo sappiate anche voi cosa intendo, e quelle volte ci siamo divertiti parecchio … però mi aspetterei che a volte anche lui prenda l’iniziativa … non frasi del tipo “ti aspetto in camera” oppure “andiamo un pò di là?” … czz così mi smonta … è come dire “dai tira giù i pantaloni e girati” … mi sembra un pò troppo freddina come cosa, ed essendo io una persona molto passionale la cosa mi rattrista un pò … insomma ha 34 anni, credo che un bel pò di esperienza se la sia fatta! All’inizio pensavo fosse un pò di timidezza, poi ho iniziato a pensare che forse non gli piacevo, ma poi mi ha chiesto di sposarlo e quindi era improbabile che non gli piacessi …
Non ne faccio una questione di cronometro (lo trovo assurdo ank’io, anche se comunque 10/15 minuti includono tt con lui), ma … come gli ho già detto + volte mi piacerebbe un pò più di passione, un pò più giochini e perchè no, qualche volta anche ricominciare ed andare avanti finchè non ce la facciamo + (anche se a questa cosa del periodo refrattario proprio non ci avevo mai pensato, o meglio proprio non lo sapevo)! Così sta diventando una cosa meccanica, non mi diverto, sta diventando + un dovere che un piacere. E poi cacchio non è bello stare abbracciati nudi per un pò anche dopo la prestazione? Con lui forse è successo una volta … Non so, forse sono io che sono troppo esigente… mi sa che alla prossima seduta dalla psicologa farò meglio a buttar fuori anche questa cosa… ma mi è stato più facile qui: dietro uno schermo ed una tastiera…