…e quando capitano… vabbè…

…ricordate il “quando le cose le cerchi non capitano“, nevvero? Il problema è quando capitano sua sponte.

Scenario: palestra. Io a sudare copiosamente come un lama dietro a quei maledetti addominali laterali obliqui, arriva lei.

Ha più o meno la mia età,  lavora in reception dopo che si è rotta le gonadi di fare carriera legale, una laurea più un altra in arrivo. Non bellissima ma decisamente gradevole, con quella voce un po’ “roca” che la rende ancora più carina. In più, sempre solare, sorridente, gentilissima. Sorvolo i convenevoli e…

“Si, guarda, sono andata a cena con un’amica in questa pizzeria in un paese vicino e sono stata benissimo. Dovresti andarci anche tu!”

“Ben volentieri, ma devi prestarmi l’amica: mi fa tristezza andare in pizzeria da solo!”

“Non posso prestartela, è la ragazza di mio fratello!”

(sonounacoppavuotasonounacoppavuotasonounacoppavuota!) “Beh, vieni tu allora, no?”

Mi preparo ad una rimbalzate epocale e invece…

“Ah, beh, perchè no, una pizzata insieme perchè no”.

Tutto bello, tutto carino, no? scena tenera, nevvero? quasi da film di Moccia. Se non fosse che il dialogo è avvenuto quando ero reperibile sul lavoro, ossia assolutamente impossibilitato a fare una serata fuori di casa, e sarei stato reperibile per tutta la settimana a partire dal… giorno del dialogo. Ergo, niente cena. E secondo voi la settimana dopo si è ricreata la stessa alchimia e la stessa spontaneità? manco per sogno.

Lezioni apprese:

  1. Le cose, quando le cerchi, non capitano. Ma quando capitano, tranquillo che tu non ci puoi essere.
  2. Reperibilità fa rima con Castità, e non è un caso
  3. Le occasioni vanno colte al volo. AL VOLO. Guai a me se mi rifaccio problemi per una cosa tutto sommato marginale come la mia professione.

Poi dice uno si deprime… chissà perchè!

 

19 thoughts on “…e quando capitano… vabbè…

  1. Posso riassumere la tua delicata e sottile analisi della condzione
    umana e della sinronia degli eventi in OGNI LASCIATA E’ PERSA?? :oPPPPPP

  2. Noooo…!!! 😉 Ma fammi capire… L’hai nuovamente invitata la settimana successiva e ti ha detto di no?? O non si è creata la giusta alchimia neanche per reinvitarla?

  3. l’ho ributtata li’, ma quando gliel’ho ributtata li’ non è che grondasse entusiasmo. Si vede che ci ha riflettuto a mente fredda :)

  4. Senti, se l’è persa lei una fantastica pizza in compagnia di una persona piacevole, intelligente e divertente… E se passa di qui, sappia che che bisogna prendere il numero all’ingresso per riprenotarsi per una pizza con sa30a.

    Io ho l’826… si mettesse il cuore in pace. Tsè.

  5. @Giada: “Senti, se l’è persa lei una fantastica pizza in compagnia di una persona piacevole, intelligente e divertente”. Forse ci siam capiti male: doveva uscire con me, non con un altro.

    …e non balbettare, che quello lo faccio io in presenza di più di una donna alla volta :)

    @lipo: hai ragione da vendere. E’ che col mio lavoro mi faccio scrupoli, non è che mi occupo di taglio e cucito, ecco. Se devo intervenire in reperibilità e non sono rapido, la gente muore.

  6. effettivamente mi sembra di no.

    Ho un’amica – moglie del mio migliore amico – che ha ‘sto vizio di voler giustificare tutto a posteriori: “eeh, se è andata male vuol dire che doveva andare male, non ti rammaricare, il destino te l’ha fatto capire”.

    A me tutto questo retrofatalismo dà un po’ uggia, però.

  7. sì, sì, è vero… tipo mia nonna che mi dice sempre “si chiude una porta, si apre un portone”… o “impedimento per giovamento”… ma quando ti girano, non è che tu ci creda molto… 😉

  8. …e perchè, il bel “morto un papa si fa un papa e un cardinale” dove lo vogliamo mettere? lo lasciamo li’ tutto solo o lo facciamo giocare assieme agli altri Luoghi Comuni?

  9. Ahahaha, che maestro!! “una cosa tutto sommato marginale come la mia professione”. Questo è un fottuto bello scrivere, complimenti!!

  10. @avvelenato: rispetto a me e alle mie esigenze si, la professione è marginale. Anche se svolgo un mestiere un po’ particolare.

  11. Come sei cruento, più che crudele. Ci lasci qui a crogiolare nell’atavica domanda sui cazzi degli altri. Aiutino per il mestiere? Daiiiiiiiii

  12. Che dire!??!?! Simpaticissimo…io te l’avrei proposto io di andare a cena insieme :D… bel blog!…Da pochi giorni anche io nel club dei trentenni!

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