…è cominciato con una tendinite, o meglio, una epicondilite (e ci sarebbe da ironizzare un’altra volta sulla casta medica, ma tacciamo). Stop di allenamenti di due mesi.
Poi è continuata con la chisura estiva della palestra, poi è continuata con problemi potenti sul lavoro, di recente una bizza di salute mi ha tenuto febbricolante per sette giorni e con un palo piantato in gola per i successivi sette.
La morale? il peso è aumentato di sei chili pieni da Aprile a questa parte, mi sento gonfio, e già la gente comincia a dirmi “sei ingrassato”. I pantaloni tiricchiano, le maglie stanno peggio.
E non vi rendete conto della depressione strisciante, senza riuscire a capirne il motivo. La stanchezza, un periodo difficile, mille prove, bizze sul lavoro, quello che volete… ma se c’è un pregio che mi sono sempre attribuito è l’introspettività, e non riuscire a capire cosa mi serpeggia dentro mi mette addosso un ulteriore mal di vivere.
Alle volte non ci si rende conto di come sei chili, sei fottuti chili su 42 persi, riescano completamente a ributtarti giù, con tutti gli spettri di una obesità mai sconfitta che tornano, con la perdita di sicurezza, smalto, brillantezza… la gente vicina che mi dice “ti vedo meno solare” (e io solare in vita mia non lo son mai stato). Il collega mulino bianco che mi dice “sul lavoro ti vedo distratto”. Perfino i miei allievi che dicono “ehi, oggi fai meno battute del solito”.
Ho molta paura, credetemi. Una paura tremenda di non sentirmi tranquillo mai. E credo che post semideliranti come questo, buttato giù senza rileggerlo, parlino molto meglio di quanto non sia capace di fare io.
MMMMmmmm… brutta storia, e mi spiace sentirti così. Ci sono periodi dove si sommano un serie di menatine più o meno grandi, che messe assieme ti fanno star male… che dire? Che sta tutto nel tuo cervello, che reagire o mollare sei sempre e solo tu a smazzartela, per cui non stare li a piangerti addosso, e muovi il culone!!! (bastardo vero?). Però, da quel (poco) che so, a volte stati infiammatori, depressivi, e di salute scadente sono spesso il risultato di un’alimentazione errata (se non di allergie più spesso si tratta di intolleranze che senza accorgerci nel tempo ci fiaccano nel corpo e nello spirito). Mai fatto un test DRIA?
In bocca al lupo.
fatti forza amico nostro di 1000 avventure da Single a trent’anni…:-)
Man!
Su con la testa, sei chili in sei mesi sono un nulla, considerando anche il cambio stagionale, e quello ovviamente mentale.
Gioca con le diete, anche se son durissime!
Abbassa le calorie gradualmente, datti altri sei mesi per perderli.
Se puoi usar le gambe, corri, Per Diana, correre ti riduce in niente, in due mesi riattivi il metabolismo e dopo vai praticamente da solo!
Se non puoi correre, aerobico con le braccia in palestra!
Se non puoi far nemmeno questo, un giro mensile di massaggi per aiutare il linfodrenaggio e una serie di bagno turchi per farti drenare un po’!
Su in piedi e scrollati la polvere di dosso!
Mi spiace…non del fatto che tu abbia preso 6 chili (anch’io 4 da giugno a settembre) ma perchè conosco la sensazione che si prova… Dopo l’euforia dovuta al successo, quando si è creduto di aver finalmente capito tutto ed aver imparato a non cadere in certi meccanismi, ci si ritrova ad aver paura nell’accorgerci di quanto certe dinamiche sono radicate in noi… Lo stesso peso che nella fase di “discesa” ti faceva sentire fighissimo e sgonfio, adesso in “risalita” ti fa sentire un pachiderma…. E quando sei capace di riflettere è ancora più dura perchè sai che non si tratta solo di un dolcetto in più od un’ora di palestra in meno… E’, almeno nel mio caso, la paura che più temo…quella di perdere il controllo…e qui ce ne sarebbero di discorsi da fare… Ma abbiamo gli strumenti per riprendere ogni volta, perchè abbiamo, grazie al cielo, una testolina che funziona e quindi non si può fare altro che guardarsi allo specchio, essere clementi con noi stessi e…. palle in mano e pedalare!
Caro sa30a (ma come cavolo ti chiami?
emotivamente ti capisco perfettamente e tutto quello che hai scritto avrei potuto scriverlo io.
Però, anche tu, se ragioni con la testa e non fai parlare la pancia (in senso motivo ovviamente ci manca pure che si metta a parlare quella) capirai che non c’entra nulla l’aspetto fisico. 6 Kg non sono la fine del mondo. L’importante è non perdere il controllo, l’importante è non cadere nel mantra “tanto ormai”.
Segui i consigli che ti hanno dato gli altri e vedrai che in un paio di mesi sei già rientrato.
Il vero problema è perchè 6 stramaledettissimi chili ti buttino nel precipizio.
Per uscire da questo stato di infelicità io ti consiglierei ti togliere il “peso” che stai dando a quei 6 chili. Se gli togli l’importanza assoluta che gli stai dando vedrai che loro “ti cadranno di mano” e non saranno più nulla per te.
Mi spiego meglio: tu sei sa30a comunque con i tuoi difetti e pregi, il tuo modo di essere e di relazionarti con gli altri, aldilà dei chili.
Quando io ho un appuntamento con qualcuno, dimentico totalmente la bilancia perchè se vedo che sono aumentata anche solo un chilo non riesco a giocare con l’altro ed a essere minimamente seducente. Se ignoro la bilancia, riesco a fare tutto questo. Purtroppo l’obesità è anche uno stato mentale non solo fisico, che si radica dentro di noi e non ci abbandona mai anche quando arriviamo al peso forma.
Questa è una grande fregatura ma dobbiamo imparare a fargli lo sgambetto: riprendi quello che hai sempre fatto, una buona alimentazione e un pò di movimento senza abbatterti davanti a un numero scritto su una bilancia.
Cerca di stare bene con te stesso e ricordati che il peso al peso lo stai dando tu, non gli altri che ti circondano.
Un abbraccio
P.S. non rileggo perchè non ho tempo ma spero di essermi spiegata
Hai mai approfondito la questione al di là della palestra e della dieta? (se sono inopportuna o invadente non rispondermi).
Come ti avevo gia detto ti leggo dal principio, ne avevi gia parlato e capisco cosa ci sta dietro(anche se con dinamiche diverse e una storia lunga che non sto qui a raccontare)e capisco che non sono solo i 6kg o la palestra in stand by a farti stare così. Quelli sono “cerotti” che servono a coprire il resto e in qualche modo ti fanno stare più tranquillo. Come diceva Lipodotata dentro si avverte fortemente la paura di tornare indietro e nei periodi migliori non scompare, ma è messa a tacere.
Il disagio di stare dentro al proprio corpo si può manifestare in tanti modi e può essere anche soltanto la conseguenza di un altro disagio ancor più doloroso che si fa fatica a guardare.
La mia ha riguardato la seconda ipotesi e non dico d’aver fatto chiarezza in ogni angolo, ma col tempo ho imparato un pò meglio a lasciare “le stampelle” (tutto ciò che di compulsivo si fa: palestra, alimentazione,controllo ossessivo del proprio corpo) e sentire il dolore quando arriva. Ho iniziato dicendo “se m’ascolto e sto male, non morirò…provaci invece di cercare un problema inesistente allo specchio”.
Ovviamente questa è la mia esperienza e può riguardati in parte come per niente…
Ma capito ora perchè fumo? (scherzo…)
Diobono, hai perso 42kg, ti pare d’aver fatto poco? Non sarai in grado, con calma e senza ossessionarti, di riperdere questi 6(che poi detto tra noi, noterai soltanto tu)??!!
Blixa …che ti regala un sorriso.
Questo è per te… :*
http://www.mangiatricecompulsiva.com/blog/2010/10/20/Dopo-il-successo-la-paura-di-tornare-grassi.aspx
Pingback: Dopo il successo... la paura di tornare grassi.
approvo BLIXA in tutto e per tutto.
forse l’occhio va rivolto altrove.
e forse il punto non è “non perdere il controllo”,ma quello esattamente inverso…
Perdilo, il controllo.
ti sei dimostrato di essere capace di avere controllo, per ben 42 kili.
adesso dimostrati capace di perderlo anche un pò, il controllo, non vivere sotto spinta costante, e non ti fidare di chi lo fa.
non è una gara, e non c’è un risultato migliore per tutti.
ti sei sfidato parecchio, mi sembra di aver capito…e hai vinto.
ma adesso smettila di trattarti così.
cerca di amare anche la parte che “fallisce”.
perchè sta lì, fa parte di te almeno quanto l’altra,non hai bisogno di sconfiggerla, ma di integrarla.
Si è presa un pò più spazio di quanto avrebbe dovuto?
e vabbè, forse ne aveva bisogno.
forse il tuo corpo aveva bisogno di cedere un pò, e così le tue energie.
non entrare nel trip. non si tratta di una spirale a senso unico.
se adesso senti il bisogno opposto di “faticare” un pò di più fatica,ma per faticare in sè, non per punizione…
non c’è niente di cui tu debba punirti.
qualunque sia la cosa all’origine, prova a ripeterti che non è colpa tua.
non è colpa tua.
non è colpa tua.
Sono stato un campione della depressione. Certo, ora sono fuori allenamento. La mia paura, al contrario, è sempre stata quella di dimagrire (considerato che non sono mai riuscito ad andare oltre un determinato peso X, se non in virtù di cure antidepressive per fortuna pregresse, che più che ingrassare gonfiavano abbéstia e la gente “Ma come stai bene!”, e non sapevano che la sera facevo fatica a chinarmi e togliermi le scarpe). Devo dire che ci sto riuscendo benissimo. A dimagrire e ad avere paura, intendo.
E proprio perché sulla depressione potrei dare consigli a tutto spiano so benissimo che non serve a un beneamato cazzo dire alcunché. Non consiglio inutili mantra perché so che dopo du’ minuti ti romperesti i coglioni.
Deploro, invece, e anche con dura e coriacea veemenza i due pollici retti di quei due che dicono “Mi piace”. Ma cosa gli piace? La depressione? Che se la tengano un po’, allora, e che vada ad attrigarglisi nel locus amoenus a Facebook e a chi ce l’ha piantato.
Valerio, il “mi piace” era evidentemente per la qualità del post e per il modo in cui sa30a è riuscito a descrivere il proprio stato d’animo. Anch’io sto combattendo con la depressione e i disturbi alimentari, e stà sicuro che non mi piacciono affatto…
Ho scoperto questo sito una settimana fa e aspettavo un post nuovo. Mi spiace per le sensazioni tue che lo hanno formato.
Ricordo qualche mia mail ad amici con tono simile, semiderilante, parole scacciate fuori senza essere rilette.
Ma ora puoi rileggerti, e a freddo puoi cercare di confermarti queste affermazioni: che i chili ripresi sono un passaggio temporaneo e non una sconfitta, che le beghe al lavoro non sono il tuo lavoro, che l’espressione triste non è la tua personalità. Che le sfighe del periodo non sono la tua vita.
E hai il tuo passato a testimoniare che queste affermazioni sono verità.
Hai il diritto a provare delle inquietudini, ma ci vuole un primo sforzo per cominciare a reagire.
Tutta la mia solidarietà, Sa30a!
Perdona il tono di confidenza per un neo partecipante al forum…
Non mi fare scherzi per favore. Mi serve leggere questo blog, lo faccio da sei mesi ormai, mi da la forza e la giusta carica d’ironia per sentirmi in grado di metterla nel culo (scusa il francesismo) a questa vita…
Non abbatterti e soprattutto non vedere quello che non sei. Hai perso 42 chili. Se 42 chili fa ti avessero proposto 36 chili in meno, ci avresti sputato sopra? Ordunque rallegrati, e stai su. Ditti che quando sarai guarito tornerai a correre, e che l’unico momento brutto è quello appena passato.
Concordo con gianpi e bongio … e anche con valerio di stefano!! E’ vero, quando ti senti e ti vedi così, i consigli e le belle frasette non ti risolvono un ‘beneamato’!
Ma è anche vero che quando tocchiamo il fondo del fondo (e in questo periodo io ci sguazzo!!)dobbiamo ,per rispetto a noi stessi,alla nostra identità, a quello che di buono abbiamo, fare un bel respiro e volerci bene un po di più, avere un po più di fiducia in noi stessi …
Ho scoperto che se non ci aiutiamo da soli, difficilmente gli altri potranno.
Fai il respiro e inizia a vedere il famoso bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto.
Vai da un nutrizionista o un dietologo … una persona competente ti darà la fiducia nel risultato. Se quei 6 chili sono ‘l’espediente’ per farti stare bene con te stesso, scacciali come dei mostri, me per il futuro, devi andare oltre, perchè capiteranno altri momenti di difficoltà.
E poi … Ma ti presenti con questi post?!?!?! Dov’è finito Sa30a che ‘conoscevo’?!
Facci sapere … e FORZA!!!
Ma grazie a tutti, siete dei tesori riuscite perfino a farmi sembrare tollerabile l’aver dovuto saltare la palestra anche stasera (uscito dal lavoro alle sette… dalle otto del mattino, of course) e la immonda zuppa di cavolfiore che mi sono cucinato per cena (si, mi sono ritagliato un po’ di tempo).
Non vi ringrazio tutti singolarmente, ma è molto bello che ciascuno a modo suo mi abbia dato la sua personalissima versione di pacca sulla spalla.
Grazie, grazie di cuore. E prometto che al prossimo post (ce l’ho in canna…) vi faccio ridere
Pacca sulla spalla? Ti do ma dimolte pedate nelli stinchi! (…no, studiaci…)