Gamma: “Pronto? sa30a? ti disturbo?”
sa30a: “ciao! no, figurati… è successo qualcosa? tutto a posto? ho della posta urgente che hanno consegnato da te?”
Gamma: “No, niente di tutto questo. Sei libero un giorno di questi per un aperitivo?”
Ecco. Immaginarsi la mia faccia è lasciato come esercizio allo studente. Un po’ come se avessero trovato vita su Marte.
E’ un periodo strano, di sorprese e di stravolgimenti. Di galassie in cambiamento. Vedo persone evanescenti farsi reali, punti fermi della mia vita svanire nel nulla, gente altrimenti anaffettiva diventare all’improvviso sorprendentemente empatica e persone affettuose diventare gelide come la tramontana che oggi spazza la mia terra.
…e al solito, reagirò nell’unico modo che posso fare: passivamente, creando nuovi spazi dentro di me, ascoltando, ascoltandomi, cercando nuovi limiti per valicarli ancora, e crescendo.
Che stanchezza, però.