Posto nuovo.
Colleghe e colleghe nuove.
Tavolata di otto persone, di cui solo tre maschietti.
Discorso che verte sul cibo, su cose che piacciono, cose che piacciono meno, atteggiamenti. A quel punto il buon vecchio (si, perchè ormai è vecchio) sa30a getta l’amo.
“In verità in verità vi dico (cit.) niente rompe i coglioni ad un uomo quanto una donna che rompe i coglioni sul cibo”.
Tre teste si alzano dal piatto e mi guardano molto, molto storto. Ok. Tre esemplari in meno di cui preoccuparmi.
Una quarta accenna una reazione: “eh si, però mio figlio mangia di tutto e ha una fidanzata che sul cibo è un po’ segaligna e si stanno per sposare lo stesso, per cui l’amore vince su tutto”.
“No, tata, il problema è che tuo figlio ha 23 anni e si sposa la prima che ha trovato. Dagli dieci anni e una separazione alle spalle poi lo vedi come la pensa”.
Bilancio della pausa pranzo: tre colleghe che non me la daranno mai più una che mi ha preso apertamente sulle balle perchè le ho detto, in buona misura, che suo figlio è sceso dalla montagna con la piena.
Avanti così, sa30a. Vai forte.