Single Untermensch

Devo ringraziare il buon Valerio di Stefano (pigia!) per aver interrotto il mio blocco creativo fornendomi uno spunto su un ragionamento che altre volte era transitato perfino su queste pagine virtuali, ma sempre “in sordina”.

Lo spunto è un’uscita costruita su questa struttura:

“Ci credo che sei single a trentanni, e se [non] <pensi|fai|fai> <concetto|azione> ne rimarrai altrettanti!”

C’è una violenza in questa frase che è talmente gratuita e stupida da avermi spinto ad utilizzare l’orribile termine “Untermensch” proprio del titolo del post, con tutti gli annessi e connessi. Una violenza di matrice quasi razziale.

Ok, ho 36 anni e sono signorino. E ALLORA? L’essere single non determina una inferiorità nè fisica nè sociale rispetto a chi invece è più o meno felicemente accoppiato. Una persona single è una persona che vive una socialità diversa. DIVERSA. Non necessariamente inferiore, né parimenti superiore. Sono diverso? Possibile, così come sarei diverso se fossi donna, o se fossi di colore, o se avessi scoperto nel solstizio d’estate del mio trentaseiesimo compleanno che mi piace farmelo apporre nelle terga. Diverso, non inferiore. Né fisicamente, né tantomeno socialmente.

La cosa che più mi fa rabbrividire in ragionamenti del genere è che si utilizza il proprio status di persona “accoppiata” come presunzione di superiorità, presunzione a cui ci si aggrappa per demolire opinioni o atteggiamenti altrui minacciando in assenza di sottomissione il mancato raggiungimento di quel “nirvana sociale” degli accoppiati di cui si farebbe parte per gloria acquisita sul campo di battaglia.

Peggio ancora il concetto o l’azione che è oggetto della frase di cui sopra ben raramente è connaturata alla socialità del single, ossia all’unico fattore che oggettivamente differenzia una persona single da una accoppiata, perchè altrimenti sarebbe troppo facile: una frase del tipo “ci credo che sei single a trent’anni, e se non impari a lavarti i denti lo sarai altrettanti!” non viene praticamente mai costruita. Il concetto o l’azione sono sempre relativi ad azioni che la controparte desidera, o ritiene normali, o vuole importi perchè sue.

“Ci credo che sei single a trent’anni, e se la pensi a quel modo ne rimarrai altrettanti!”, dove il “pensare a quel modo” è un pensiero che avete appena espresso, fosse un parere sull’alimentazione vegetariana, o di calcio, o un racconto di come mi comporto in determinate situazioni.

Ci sono mille motivi per cui è uno è single. Alcuni sono per scelta propria, altri per scelta altrui, altri perchè magari uno è un mostro leopardianamente deforme e comprensibilmente l’altro sesso ha delle difficoltà. Ma mai, e poi MAI, si è single perchè si è inferiori.

A me queste persone psychonaziste fanno paura. Non so a voi.

27 thoughts on “Single Untermensch

  1. A me non fanno paura, al limite un po’ impressione quando sono gretti. E’ il buon vecchio controllo sociale che opera efficaciemente da millenni. Io però ho notato che quelli che hanno da commentare sul mio stato di disaccoppiato sono in genere quelli cui invidiare la loro situazione matrimoniale è di difficoltà estrema…

  2. sfortunatamente molti -troppi- non vedono l’ora di incasellarti, di farti sentire inferiore, di farti appartenere ad una categoria che li faccia sentire migliori.
    sei single? sei tatuato? sei grasso? hai modi di vestire diversi? hai il naso storto?
    bene: sei strano. sei diverso. sei inferiore a loro che giudicano.
    se questo li fa sentire meglio… bah, che facciano pure, per quel che mi riguarda. non che la cosa non sia fastidiosa, comunque…

  3. Confesso che più che gli altri per ora sono io a fare fatica a vedermi nel nuovo status. Nella mia ancor breve esperienza di single, separata con figli, non ho finora ricevuto giudizi di “inferiorità”, bensì di pettegolezzo: in un ambiente talora retrivo che ho scelto di non frequentare più circolava voce che avessi abbandonato casa e figli per andare a convivere con uno!
    Mi fanno pensare invece le sentenze tipo “sei carina, intelligente etc etc, troverai sicuramente qualcun altro!”
    Ma allora l’essere single, o il non esserlo più, dipende maggiormente dalle doti personali -e dalle capacità di relazionarsi con quel “tu” specifico che si incontra-, oppure dalla casualità/logistica? Trovare un uomo libero (anche divorziato, beninteso) dopo i 40 sembra un’impresa (magari quei pochi liberi e interessanti e sani di mente sono solo in questo blog!)
    Altra frase topica: “non pensarci, non cercarlo, e quando meno te l’aspetti…”.
    E voi single, lasciate fare al caso o… gli date un aiuto?

  4. ma ragazzi non avete mai pensato che gli altri parlano solo per dar fiato alla bocca, chi se ne frega di ciò che pensa tizio o caio l’importante è trovare il nostro equilibrio e se questo significa rimanere single o essere accoppiati è una cosa che riguarda solo ed esclusivamente noi stessi. Quindi quando ricevete dei commenti che non vi piacciono basta farli entrare da una parte e farli uscire dall’altra, anche perchè se fanno arrabbiare allora c’è un fondo di verità che fa male e che quindi viene contraccambiato!

  5. Il malessere dipende da come si vive la singletudine: se per scelta, o per “necessità”.
    Io ad esempio sono accoppiato, ma vorrei essere single…. quindi?

  6. Vo’ lusingato del link, così la gente ci pygia, e anche dell’inconsapevole spunto di riflessione, del quale, purtuttavia, vo’ meno tronfio, giacché ha fornito discussione già abbondante in codesto harem-blog.

  7. Marcus_cn perchè non ti “disaccopi” se vuoi essere single?! … vivresti meglio tu e forse anche la tua attuale dolce metà potrà trovare un uomo che la ami per come è!

  8. E cosa direbbe di me che spesso mi trovo a invidiare chi è single? E non è questione di amore/non amore etc… come cantava Axl Rose prima di ingrassare come un maiale prima della festa della porchetta “Everybody needs some time on their own”.

    Cordialità

    Attila

  9. Quasi ventinovenne, single, laureata..vita sociale nella norma.
    Mio padre è per il: spirito libero come sei non ti farai accalappiare da nessuno, non mi darai mai dei nipotini..
    Mia madre è per il: non sposarti mai, stai single tutta la vita, al massimo trovati uno da portare a letto ogni tanto…………………………………….mia sorella? Sposata a 19 anni, incinta, 3°media, mai avuto voglia di fare un cazzo se non sfornare figli e…..mia madre? Ecco, è inutile che critichi tua sorella, lei alla tua età aveva già 3 figli….e allora, mamma? Anche gli zingari si sposano, per dire.

    Io sono per il: non sono in cerca di nessuno, se capita di conoscere e frequentare un uomo non psicopatico ben venga! Non ho bisogno di un uomo per rendere la mia vita completa…scusa che usano tanti tizi/tizie.
    Tanti si mettono insieme per compagnia. Tanti rimangono insieme sempre per compagnia.

    Hai trovato la cosiddetta persona giusta? Buon per te. Ognuno è single per i più svariati motivi.
    Spesso la gente non ragiona sul: magari non si accontenta del primo venuto, non ha conosciuto persone a lui affini, etc.
    A quelli che dicono: sono rimasto/a talmente sconvolto/a dall’ultima storia che non vorrò mai più stare insieme a qualcuno direi solo VAFFANCULO.
    Un cretino/a mi ha fatto soffrire e io non amerò nessun altro/a per colpa sua? Ma stai SCHERZANDO?? Mon dieu.
    Ok, ho finito 😀

  10. Mhm. A me non fanno paura, mi danno un po’ fastidio, ed è ovvio che siano degli imbecilli. Non è possibile che ci sia alcuna forma di inferiorità nell’essere singoli (a qualsiasi età), anche perchè possono essere centomila milioni i motivi per cui una persona lo è. Ti dirò che anche se una persona è SEMPRE stata singola (ovvero addirittura vergine) sono fatti suoi e per quel che mi riguarda va benissimo così. Potrà essere che abbia dei problemi a relazionarsi con l’altro sesso (o con il proprio, in caso), ma ovviamente questa è una caratteristica. Tra mille. Non è che se uno è accoppiato ma pezzo di merda nell’anima, sia meglio di un single di buon cuore. Nè se fossero entrambi pezzi di merda.
    Io ho la malattia della coppia, purtroppo. Sarà il fiuto per i cazzi liberi nel raggio di kilometri, sarà che mi piace condividere, sta di fatto che dal menarca in poi ho passato più tempo in coppia che da sola. MA quoto Attila tutta la vita, a volte vorrei esser singola, certi giorni fantastico di fare un valigino in silenzio e andare via, da sola. Anche se sto benone, in coppia. E’ così, “Everybody needs some time on their ooooooooown” E via con l’assolo!

  11. Ora va a finire che ti discriminano perché sei single. :DDD
    Mi pareva che la moda ultimamente sposasse la causa inversa: viva essere single, abbasso la coppia.

    In realtà “single” può avere molti significati diversi, alcuni invidiabili altri meno.
    Uno di questi significati è “sfigato” e gli sfigati sono discriminati da sempre (oltre al danno, la beffa!)

  12. A me la cosa che più fa paura e al tempo stesso più mi emoziona è la vita. E quando vivi sei un ‘io’. L’essere umano non può essere incasellanto sulla base del suo stato di famiglia. Io sono SOLA, anche se ho un compagno a casa, che è SOLO a sua volta. SOLI volontariamente, forse presuntuosi ma fieri della nostra autonomia e personalità. Insieme non siamo una coppia, siamo un 1+1. CHe fa sempre DUE. Distinti e separati. Amarsi, poi, non fa mai male.

  13. Sai cosa?
    Credo che questo atteggiamento potrebbe dipendere anche da come ti poni tu stesso di fronte alla tua “singletudine” nei discorsi con gli altri.

    Come dice Lys “single” è un termine che si presta a molte intepretazioni. Tra le quali il t(r)ombeur de femmes, dedito a collezionare donne (per lo più bellissime e che resteranno per sempre innamorate di lui). Ma tra esse vi è anche il “vorrei ma non posso”, quello che cerca una compagna in QUALSIASI donna che gli passa accanto perchè vuole una donna (qualsiasi, appunto), che si innamora di tutte e di nessuna, che ci prova con tutte ma nessuna ci sta. Lo sfigato, appunto.

    Ecco che, di conseguenza, a seconda del contesto, del tono e dell’espressione, la frase “Sono single” assume diversi significati che provocano quindi reazioni diverse negli interlocutori.

    Per il pensiero “comune” si è inferiori perchè single, non viceversa 😉 ma solo se è quello che fai pensare.
    Prova a vantarti delle millemila donne che ogni sera cadono nel tuo letto, del fatto che sei libero di prendere la moto e partire per il Tour d’Europa in solitaria, riflettendo con il vento tra i capelli e la luna come sfondo.

    Altro che “inferiore”, probabilmente ogni donna penserebbe “io sono quella giusta per cambiarlo” ed ogni uomo “beato lui!”

  14. @Frency: non credo che dipenda dalla percezione personale *mia* della singletudine, quanto di come la proiettano gli altri. I più la proiettano o romanzando il proprio stato o romanzando l’opposto: si va dal “poverino, sei solo” al “buon per te che fai quel che ti pare”, ma come mi senta io è irrilevante. Come i miei capelli: non pervenuti. E guai alla donna che pensa di cambiarmi :)

    mfp: 1+1, a casa mia, fa 3. Comprendo la necessità di mantenere i propri spazi, di non essere due mezze mele che ne fanno una unita ma di essere due mele nello stesso cesto. Però con più unione, ecco :)

    @Anna: dipende, io ad esempio una donna che mi arriva a 35-40 anni vergine… beh, mi farebbe porre delle domande. Per il resto se ci arriva single basta capire perchè: se è egoismo, o scelta propria, o scelta altrui, o sfortuna.

    @Vuota: sicuramente, tanta, troppa gente apre bocca e dà fiato. Ciononostante, forniscono ottimi spunti di conversazione, no?

    @Ipazia: il caso va aiutato. Se passi le giornate a casa a guardare film d’amore con secchielli di gelato al cioccolato di sicuro non incontrerai nessuno. Poi ci sono vari modi di aiutare il caso, da vivere la propria vita magari scegliendo posti dove si possa socializzare un po’, fino alla malattia terminale della singletudine che ha come sintomo il corso di ballo latino americano :) Mi fa sorridere il fatto che “sei bella, sei intelligente, troverai qualcun altro”, che se la logica non mi fa difetto (e NON mi fa difetto) corrisponde hai “non hai trovato ancora qualcun altro, sei un mostro e pure stupida”.

    @Federica: temo che “incasellamento” sia la parola chiave.

    @cellophane: non essere troppo crudele 😉

  15. Toc toc! E’ permesso? Complimenti per il blog, vorrei contribuire anch’io alla discussione, visto che un po’ tutti i single del mondo prima o poi finiscono nel mirino dei felicemente accoppiato, perciò via con la solidarietà ad oltranza.
    Aaaaaaah, quanto volte mi è capitato di dovermi sciroppare il pippone del soggetto in questione. In quei casi, scatta subito la tecnica “siediti sul fiume ed aspetta di vedere il cadavere del tuo nemico che passa”. Traduzione: prima o poi verrai a grattugiarmela con i vari scassamenti che comporta la vita di coppia (suoceri, tubetti di dentifricio, tuo marito che da solo non è capace nemmeno di cuocere un uovo al tegamino e che per questo ti chiama ogni dieci minuti), concludendo in gloria con un bel “beata te che sei single!!!”. E lì mi troverai inevitabilmente ad accoglierti con un sorriso a 32 denti (tutti canini) stampato sulla faccia! 😀

  16. Ho avuto un similissimo rompimento di scatole (posso scrivere “palle” la prossima volta?) del genere alla cena di classe, fatta recentemente.
    Tutti accoppiati, sposati, conviventi. I 3/4 con prole (in arrivo e non). Una femmina (ragazza mi pare troppo, donna troppo poco, usiamo un termine neutro) addirittura sposata.
    L’impressione generale è stata di gente invecchiata a livello psichico.
    Tutti a chiedermi: “quando ti sposi?”
    Ed io: “non ci penso nemmeno, sto tanto bene così, sono libero”
    Tutti a guardarmi come un marziano, ma se ne riparla tra 5 anni quando la metà sarà divoziata.

    Riderò.

  17. ti leggo con piacere ogni volta che capito su questo blog..
    30 anni li compio tra 16 giorni. Single anch’io, da oltre un anno. E che pace, aggiungerei! 😀
    E anche a me è iniziata la trafila: “beh ma se ti piace, perchè non ci provi?” “ma se ti ci trovi bene a parlare chissà che non sia quello giusto”… oppure un amico, single da poco, ironicamente: “spero di non diventare come te :D”…
    sarà, ma se accoppiarsi vuol dire ritrovarsi in situazioni simili a quelle che vedo in giro ultimamente… dio-ce-ne-scansi 😀

  18. ok, avevo detto che non avrei quasi mai commentato ma questo post mi calza a pennello, e so di non essere l’unica..siamo praticamente coetanei, e giusto ieri sera tra amici esce questo discorso ‘con la testa che ti ritrovi etc etc’..beh ogni volta che sento queste frasi pseudofreudiane mi diverto a immaginare vignette/scenette nella mia testa stile Ally Mc Beal, hai presente? uscendone con un sorriso.

  19. @Laura: non essere troppo schizzinosa. Ho un post in canna su questo, prima o poi arriva :)

    @Anna: tutte le volte che mi sento dire “aaaah, ma ne trovi mille, sei altobiondobellointelligenteocchiazzurribuonlavorocasadiproprietà” maledico la stringente legislazione italiana sul porto d’armi.

  20. Concordo..se cambia la storia del porto d’armi fammi un fischio; no anzi! qualche tortura che so solleticoatestaingiùsenzapossibilitàdidifesadapartedichisentenzia quella non è vietata dalla legge, che dici?

  21. Puoi sempre dire al giudice che era consenziente, poi è la tua parola contro la sua. Bada che l’ambiente sia insonorizzato e che non ci siano testimoni.

  22. eheh vedo che sei preparato, tipo il telone della moto 😉
    se avrò bisogno di combinare qualcosa ti chiederò una consulenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.