Vi ho già raccontato delle ragazze del servizio civile che lavorano a 10 metri da me. Fin li’, ovviamente, niente di nuovo. Un po’ come le amiche della vicina, ecco. Calma piatta.
Ce ne è una soltanto con cui scambio due chiacchiere. Non bellissima, ma un tipino. Di quelli che solleticano la curiosità. Chiacchiera oggi, chiacchiera domani, un giorno la vedo sola alla scrivania e le offro un cioccolatino che avevo in tasca.
“Grazie…”
“Figurati, è un piacere…”
Dopodichè sorrido e vado via, anche perchè stavo diventando dello stesso colore di phlogos. Beata timidezza, che mi blocca sempre.
La morale? Non mi saluta più. Non mi parla più. Le sorrido, e gira lo sguardo. La saluto e non risponde.
La prossima la prendo a gomitate nelle gengive. Almeno lei non mi parla per un motivo valido, e io mi sono sfogato un po’.