Non c’è aforisma più veritiero.
E’ questione d’energie e di positività. Non cambia l’impatto esteriore, ma cambia ciò che si trasmette.
Però ti dirò, io sono contenta di non sentirmi sempre bella ed è un toccasana per la propria autostima quando qualcuno ti fa sentire bella anche quando non lo stai pensando.
Se ti senti sempre bella non è una sorpresa che qualcuno di trovi bella(quanti “bella” c’ho infilato..?!).
Meraviglioso essere innamorati di sè stessi,sotto ogni aspetto, ma credo sia difficile esserlo ogni giorno; qualche insicurezza talvolta la trovo più umana e mi fa apprezzare meglio il momento in cui questa crolla.
Dai, ammettiamolo, quelle che “se la tirano” solleticano sempre il maschietto, anche se, in pubblico, criticheremo a tutto spiano per “darci un tono”…
Insomma, quella che ha sempre il naso per aria perchè il carro di letame è costantemente posizionato di fronte…
Cordialità
Attila
@Blixa: c’è una bellezza particolare che sta tutta nel sentirsi belli. Ed è ancora più vera se, come dici tu, non è uno status mentale fisso.
Intendiamoci, una Arcuri è gnocca sempre, ma ci sono ragazze più normali che riescono a trasmetterti – quando vogliono loro – un magnetismo non da poco.
@Attila: distinguiamo il “sentirsi bella” dal “tirarsela”. Sentirsi belle è una cosa che viene da sè per sè. Tirarsela è una (presunta?) superiorità sul prossimo tuo
dove, quando e soprattutto perchè ???
ciao singleatrentanni era un po’ che ti scrivevo…la tua verve si è placata ???
Assolutamente no, kaffeine bentrovato, era un po’ che mancavi
Sacrosante parole… in questo periodo mi sento uno stra-schifo e mi rendo conto che se mi sento uno schifo io non posso certo pretendere di piacere agli altri.. Si trasmette ciò che si pensa di se stessi immagino..anche se a volte rischia di diventare un cane che si morde la coda…
ognuno di noi non è che fà schifo…ognuno di noi è come vuole essere….l’importante è essere mentalmente liberi con se stessi e con il mondo circostante !!!
eh mò…
non c’è donna più bella di una donna bella.
si è belli anche quando non ci si sente belli.
a volte anche più belli di quando ci si sente belli.
che poi che vorrà dì “sentirsi belli”?
sentirsi,
in fondo,
forse,
poi,
solo sentirSI.
vale anche per gli uomini eh 😉
Ma quanto è vero!!! Grazie per questa botta di incoraggiamento che ci voleva proprio… Ciao single-ino 😉
Verissimo!!! Ci pensavo proprio l’altro giorno, non è snobismo o presunzione, è come scrivi una sensazione che nasce da sé per sé. Poi ricevere dei feedback positivi dagli altri è sempre bello, ma è indescrivibile la serenità e la positività che si sente nei confronti di se stessi. Come una carezza. Ciao sa30!
Credo che sia una grande verità… anche se mi verrebbe da aggiungere che a volte non c’è cosa che ti fa sentire più bella degli occhi con cui ti guarda la persona che ti ama, anche quando magari in quel momento bella non ti sentiresti 😀
Il sentirsi bella aiuta…ma anche la pace interiore e un minimo di disinvoltura…anche se una volta mi si è avvicinato un ragazzo una sera che avevo maxifelpa con cappuccio e seguardo pensieroso-malinconico. saluti, Neofanta
commento su un post che non convidido completamente ma per comodità (è il più recente) e per dirti che ho scoperto da poco il tuo blog e me lo sto divorando a 4 palmenti… grandissimo!
Ma cosa c’è che fa sentire una donna bella in un preciso momento, piuttosto del suo essere quotidiano?
Magari sono le sensazioni ispirate dall’uomo che la osserva, dai sentimenti che costui ha o che potrebbe avere, dai suoi pensieri.
E’ un raro caso in cui un uomo partecipa, e senza saperlo, alla bellezza che contempla
Gianpi…. i casi sono diversi. Puoi sentirti bella perchè qualcuno che ti ama o anche uno sconosciuto ti ci fa sentire, magari anche con solo sguardo, ma c’è anche un sentirsi belle un giorno indipendentemente da tutto e tutti. Non è tanto la risposta dello specchio o degli occhi degli altri, quella ne è la conseguenza, ma uno stato di beatitudine, se mi passi il termine.
@Blixa: c’è una bellezza particolare che sta tutta nel sentirsi belli. Ed è ancora più vera se, come dici tu, non è uno status mentale fisso.
Si si, condivido. =)
“magari anche con solo sguardo”
VOlevo scrivere : magari anche solo con uno sguardo… ._.’
@dalila: si, si va anche a periodi. E’ stato – ed è – così anche per me, ultimamente, con risultati visibili anche in termini di relazioni interpersonali…
@Mabh: sentirsi belli = sentirsi, accettabile, se ci aggiungi un curarsi te l’appoggicchio.
@Mangiatrice: e di che
@ele: è un processo che si autoalimenta. feedback portano autostima che a sua volta porta a ricevere più feedback e…
@Meddy: la fonte è più o meno irrilevante. Con lo sguardo adorante di un innamorato è ovviamente più facile, però.
@Neofanta: ci sono tanti tipi di bellezza. Da quella più spregiudicata, a quella più intima e malinconica. Ogni uomo cerca istintivamente la sua.
@Brownprincess: ma bentrovata! Spero, finita l’abbuffata, di trovare altri tanti tuoi commenti
@Gianpi: potrebbe essere un uomo, un atteggiamento, un pensiero… qualsiasi cosa, “tutto fa”, come si suol dire proprio come ti ha risposto blixa.
@sa30a: infatti! (in riferimento alla tua risposta a ele..) era quello che intendevo con il cane che si morde la coda…solo ovviamente vista dal lato negativo della faccenda dato il periodo…
Le donne che si sentono belle (anche solo per un momento) sono semplicemente insopportabili, distaccate, troppo occupate a guardare se stesse per accorgersi che ci sono anche gli altri.
Quello che tu e i tuoi pedìssequi lettori, nonché le tue adoranti lettrici (non si sa cosa adorino di te e del tuo “prudor scribendi”, o, almeno, viene un po’ difficile trovar soluzioni degne della domanda) non avete minimamente considerato è che non c’è donna più bella di una donna che si sente amata.
Perché se una donna si sente amata DA TE, la darà solo A TE.
Mentre se una donna si sente bella e basta, la darà al primo che capita (cioè sempre e comunque non a te).
Ne sai ancora di questi aforismini-sega, Oscar Wilde, costì…??
@valerio di stefano
Io penso che entrambi i concetti siano validi, sia il tuo che quello espresso da sa@30a, perchè da membro del gentil sesso ti dico che una donna che per qualsiasi ragione si senta bella, in quel momento lo diventa davvero!
Questo non accade solo perchè un uomo la ama, ma perchè in un preciso momento si sente felice (magari qualcuno le ha fatto un complimento, è riuscita a rientrare in un vecchio paio di jeans, ha messo un vestito nuovo comprato apposta per l’occasione….non è necessario un motivo chissà quanto importante)! Comunque se vuoi sapere perchè tanta gente legge questo blog, ti dico perchè lo faccio io, dato che ogni giorno lo apro e spero di trovare un nuovo post: perchè sa@30a è brillante, divertente e ti racconta storie che se arrivi single a trent’anni hai già vissuto e rivissuto sulla tua pelle, anche se in maniera leggermente diversa…e ti fa piacere sentire che non sei solo a provare e vivere certe sensazioni.
Sulla bellezza al femminile io ho le idee un pò confuse.
😉
@ Valerio: ADORANTE LETTRICE ci sarà tu nonna…
e cmq sai com’è, se a certe persone per sentirsi meglio serve scriversi un blog saranno pure cazzacci loro…però certo qualcosa suggerisce su un certo bisogno di vivere “l’entrare in contatto”,no?
Anche io, come Chiara, mi affaccio quasi ogni giorno su questo blog; eppure non sono mai stata un’ amante del virtuale. Ma, sapere che altre persone hanno attraversato o attraversano un dolore come il tuo, che a 30 anni ti da anche un certo sapore di fallimento. Proprio nel momento in cui tutti i nostri coetanei costruiscono, la vita ci mette davanti a delle situazioni che ci spezzano le gambe, ci tolgono il respiro e ci buttano nel totale buio del dolore. C’è condivisione tra di noi e questo fa accendere l’ultima briciola di amore per se stessi…
Quanto alla bellezza … è un qualcosa di troppo sottile e personale perchè sia valida una sola opinione..
Grazie al commento di un’amica, più su, ho scoperto il tuo blog giorni fa: oggi me lo sono letto tutto, dal primo all’ultimo post, e sono rimasta molto colpita da alcune cose che accomunano il nostro cammino. Il dimagrimento importante ma ancora parziale, lo sport come strumento per ottenerlo, tendinite (nel mio caso alle spalle)a causa della quale ho dovuto interrompere per mesi la piscina, epicondilite che mi ha colpita da qualche giorno e che, quasi sicuramente, da domani causerà l’ufficializzazione del mio ulteriore stop.. La sensazione che 4-5 kg ripresi annullino tutti i risultati precedenti… la paura… Credo che ti seguirò, mi piace leggere la versione maschile di un single quasi mio coetaneo e che, per di più, abita nella mia stessa città!
…ma ora che ti ho trovato, non penserai mica di smettere di aggiornare?!!!?
Ciao!
@Valerio: si, concordo con te che una donna che si sente sempre e costantemente bella possa – salvo dosi comprovate di umiltà – risultare insopportabile. Sicuramente una donna amata si sente bella (ma attenta, solo se riama a sua volta), ma come già detto alle volte basta “entrare in un vestito” per sentirsi bella.
Sarà che sono diventato omosessuale, ma il giorno che entrai in un paio di pantaloni taglia 48 mi sentii stragnocco. Poi, ovviamente, la realtà dei fatti mi rimise al mio posto assai presto
@chiara: tu hai centrato il nocciolo. Di sicuro la bellezza è data dagli sguardi altrui, dai cuori altrui, ma anche e soprattutto da noi stessi. E grazie per i carinissimi complimenti
@Cicci: il virtuale è virtuale e virtuale ha da restare, però non degradiamolo solo perchè diverso dalla realtà. Sono proiezioni di noi stessi che hanno una dignità di per sè.
@sheisnotme: ma grazie, e bentrovata effettivamente abbiamo un bel po’ di strada fatta in parallelo, pur senza mai incontrarci (concittadini dici? sai che non mi ricordo di aver mai scritto la mia zona?). Spero che i tuoi problemi si sistemino presto, purtroppo il mio braccio non mi lascia ancora tregua.
E tranquilla, non ho assolutamente intenzione di non aggiornare ho ancora tante cose da scrivere!
@chiara:
A me pare proprio che se una donna ha bisogno di rientrare in una taglia, o di comprarsi i vestitini nuovo per sentirsi bella, forse ha VERAMENTE perso la concezione di sé e, conseguentemente, quella degli altri.
Non nego che “sentirsi bella” sia, per una donna, condizione indispensabile per esserlo anche agli occhi degli altri (è triste, però), dico, più semplicemente, che se il gioco è piacere agli altri, pendere sempre dalle labbra di uno che potrebbe smontarti in una battuta (“Quella lì mi sembra l’albero di Natale!”) mi viene da dire “povere donne!”
Personalmente non ho mai avuto problemi a entrare nei miei pantaloni, mangio come un bottino, e non ingrasso di un etto.
Se a qualcuna un uomo non piace, per l’uomo è un problema della donna. Se una donna non piace a un uomo per la donna la sua è una colpa.
Comunque se vuoi sapere perchè tanta gente legge il mio blog (molta più di quanta non legga questo, e ciò sa ‘l tuo dottore) è anche perché non si parla di cellulite, grassi superflui, jeans in cui rientrare.
Non perché non ritenga che perché per qualcuno questo costituisca un problema psicologico e di salute notevole, ma perché, proprio per questo, rifiuto di considerare i traguardi raggiunti come elementi di seduzione.
E mi pare che il rispettare il disagio dell’obesità (quella vera, non quella da Somatoline!!) sia un dovere assai più grande che comprarsi un paio di scarpine nuove.
Che chissà perché le donne si comprano le scarpe.
O sono delle èmuli di Imelda Marcos o sono delle feticiste del piede.
@ Mahb o come codice fiscale ti chiami
La mi’ nonna, proprio perché ADORANTE della LETTURA – e sono perfettamente concorde che se uno vuole scrivere un blog sono “cazzacci” (per usare il tuo evidente latinismo) sua, quello che non sono “cazzacci” (op. cit.) mìa sono le invide altrui, di cui cerco di non curarmi – avrebbe aborrito, come io aborro, l’uso di nomignoli, abbreviazioni inutili (un blog non dovrebbe essere un SMS, se scrivi “comunque” invece di “cmq” paghi uguale anche se superi i 160 caratteri) e lo scempio dei congiuntivi per dire al padrone di casa di turno che si è d’accordo con lui.
Che poi che merito c’è ad essere d’accordo con gli altri? Oltretutto non si deve fare nemmeno lo sforzo di pensare…
@ Single a 30 anni
Mi dispiace che tu sia diventato frustone.
Davvero, mi garbava di più quando si parlava di POTTA® almeno c’era qualche argomento in comune…
Sì, anch’io sono arrivata qui perché me l’ha detto la mia amica Luana, boia, ganzo abbéstia il blògghe, peccato un ci ‘apisco una sega, sarà che il mi’ Nini mi zifona e tanti segoni cerebrali un ci si fanno, ovvia, vi saluto, ciò da andà a Buddismo!
…in effetti mi viene il dubbio che tu non abbia mai scritto la città!! Ma qualche indizio mi ha fatto immaginare che tu sia di F…… Sai, i lungarni ed altri termini qua e la.. ho capito male?!
Non sei incoraggiante parlandomi del tuo braccio così, eh!!!
…felice di sapere che tornerai ad aggiornare!
A presto!
@Valerio: perdona la stupidità ma non ho capito se la tua risposta voleva indirettamente riferirsi a me, oppure no…
Visto il cenno alla dolorosa abbreviazione del comunque in cmq tenderei a dire di si, ed in tal caso mi spiacerebbe anche molto doverti rispondere che evidentemente ciò che ho scritto non è stato compreso neanche un pò,
1) perchè di certo io qua dentro non sono una delle persone generalmente “in linea” col padrone di casa, anzi,ed infatti ho commentato rispondendo A TE, dal momento che credevo che TU fossi in grado di comprendere che stavo, velatamente, suggerendo che forse – anche se non è mia intenzione giudicare questa tendenza- il fatto di scrivere un certo tipo di blog possa dire qualcosa sul bisogno di approvazione di chi lo fa, e dunque sulla consequenziale tendenza a catalizzare l’attenzione di ADORANTI LETTRICI attraverso un meccanismo di meditata indifferenza riservata alle voci “fuori dal coro”.
2) perchè per quanto mi riguarda – vergognose contrazioni di parole a parte- a ciò che scrivo cerco di stare attenta, e non mi preoccupo nè di risultare provocatoria a tutti i costi, nè di edulcorare le pillole per amor di quiete, quindi credo che la domanda : “Che poi che merito c’è ad essere d’accordo con gli altri? Oltretutto non si deve fare nemmeno lo sforzo di pensare…”
è una domanda che dovresti probabilmente premurarti di rivolgere a qualcun altro.
Ma chissà, forse a causa della trivialità che rivela il mio scempio di congiuntivi – che, tra parentesi, mi sfugge- non sono stata capace di comprendere quanto da te scritto, all’in fuori dell’amore per la lettura di tua nonna,che – buon per lei- sapeva farlo.
ah, tanto per la cronaca,o so che si dice VOLESSE. 😉
@valerio di stefano:
insomma TU non hai bisogno di rientrare nei tuoi pantaloni perchè TU non ingrassi di un etto, Tu rispetti i problemi dell’obesità vera, il TUO blog è il più interessante (si legge tra le righe) perchè lo leggono molte più persone…mamma mia, fosse stato un primo appuntamento sarei scappata dall’uscita sul retro!!
Va bene, hai ragione tu, non replicherò oltre perchè il blog non è mio e vorrei evitare di farla “brodosa”!
P.S. Ti svelo solo un segreto, noi donne più o meno siamo tutte insicure, ma da qui a perdere la concezione di noi stesse o a farci smontare dal primo cafone che passa ce ne vuole!
@single a30a..grazie a te, è un piacere conoscerti:)
@chiara
Se fosse stato un primo appuntamento non te lo avrei neanche chiesto. Ma neanche dato.
Evidentemente. E senza tema di farla “brodosa”.
E non certo perché il mio blog sia più frequentato di questo, anche se è vero (e i dati sono dati)
Inoltre, il fatto che le donne siano tutte insicure non mi pare un segreto, ma il classico “bùo alla ‘onca”.
@sa30a
Ti trovo reciprocamente adorabile.
@Valerio: diciamo che sul tuo blog c’è la cvltura, e sul mio no, perchè quando a scuola spiegarono la cultura io avevo il morbillo. Non mi stupisco se ce l’hai più lungo di me. Io, semplicemente, ho aperto un blog perchè avevo bisogno di scrivere e avevo qualcosa da dire. Evidentemente per qualcuno questo è un comportamento da censurare, non lo nego…
@sheisnotme: di città bagnate dall’Arno ce ne sono tante
@mabh: lascia stare il di stefano. Tu sei una dilettante, egli è un professionista di provata esperienza. Lo dico per te, eh…
@chiara: falla pure brodosa, tranquilla questo blog è “casa mia”, come si suol dire, e mi dispiace che chi vuole scrivere si senta in qualche modo a disagio. Quindi niente censure, nè da me nè dalla cosiddetta “comunità”.
ok, ho sbagliato! ma cmq siamo vicini, dai… forse P…?!!?!? 😉
abbastanza
@sa30a…lo terrò a mente, niente censure, però se reagisco d’istinto non la smetto più di controbattere…anche se la frase “ti trovo reciprocamente adorabile” mi ha fatto sbellicare dalle risate. è stata persino carina…così come la tua sulla lunghezza del pene, perchè l’ho pensata anch’io ma mi sono trattenuta, sai, prima di tirare fuori lo scaricatore di porto che è in me mi volevo ambientare un pò!!!:)
P.S. vista la mia assoluta ignoranza di geografia ho guardato su wikipedia…le città principali bagnate dall’arno sono due o no???quindi nemmeno noi siamo troppo lontani, anche se io non sono toscana!!ciao
@a sa30a: lascia stare il di stefano???
qualcuno doveva avvertirmi che siamo ritornati allo stato feudale.
Di Stefano o chi per lui si può grattare dove meglio crede.
La professionalità non è mai stato il mio fine precipuo, anzi, confesso di nutrire un debole per chi di certe cose si occupa soltanto da amatore.
mi sembra si prenda un pò meno sul serio.
@ sa30a:
Vedi, mio buono, il punto è che i due principali mali della rete e dell’umanità (Facebook e Wikipedia, per non fare nomi) hanno spinto la gente l’uno a uniformarsi al pensiero dominante (o pròvaci a non essere su Facebook, vieni guardato come una bestia rara, ma non perché tu lo sia veramente, bensì perché se non sei su Facebook chi si sente in difetto è la persona che ti guarda: o come ti permetti, te, merdaccia mortale, a non pensarla come me che trovo che Facebook sia dimolto ganzo? Come ti permetti di non farne parte?? Vuoi dire che io che ne faccio parte in realtà sono in torto e che quelli più ganzi un sono quelli come me??? -obbràvo, allora l’hai ‘apìta!- ), l’altro a spingere la gente a non pensare e a non essere critica. Non importa se quando spiegavano la cultura a scuola eri assente, ci pensa Wikipedia a spiegarti tutto, se ci trovi un errore e collabori a correggerlo sei un vero abitante del Web 2.0, mentre se ci trovi un errore e dici “Boia che cazzata! Ma guarda lì cosa scrìvano!!!” (si può scrivere “guarda lì” su un blog, vero?) sei contrario alla cultura libera, sei un attentatore del volontariato, e già che ci sei dacci anche 20 o 50 dollari che ci s’ha da arrivà a 16 milioni se no si chiude (con 16 milioni di dollari ti digitalizzo maremma ‘ane anche la Treccàni!) e sarebbe anche colpa tua.
Hai notato come pensarla diversamente su un tema scateni gli animi fino a considerarlo un attentato alla Costituzione?
Mantenere le proprie amicizie con una vecchia telefonata, una lettera di carta, andare a mangiare una pizza insieme è diventato RIVOLUZIONARIO.
Oggi se non scrivi su Facebook a 2547 “amici” (chi è che non li ha? Basta un clic!) che hai un’influenza gastrointestinale non ti si fila nessuno (già, perché dovrebbero? Loro somma ambizione è scrivere “ahahahahahahah!!” su un commento).
Andare a consultare i libri in biblioteca è la vera rivoluzione. Guardare le enciclopedie quelle stampate è sovvertitore di qualsiasi ordine costituito, perché mette in crisi le fiettine che sono convinte di infinocchiarti con un copia e incolla.
Ciao Palle!
Io non ho Facebook! O meglio … l’avevo, ma ho capito che, come ogni gioco, p divertente solo fino ad un certo punto …
Però… prima di dargli contro l’ho provato…
Gavinosa Wikipedia!
Io ci facevo le ricerche l’anno scorso in quinta ragioneria, ci dicevano di cercà la roba su Foscolo Pirandelli o su Giuseppe Tommasi da Montinero, in cinque minuti ero lèsta pigliavo ir vespino e andavo sur mare a sfranellà’.
Però poi un m’hanno ammesso all’esami, ma tanto è corpa de’ professori, no di Wikipedia, ma tanto m’importassai, ora fo’ l’estetista in nero e guadagno un fottio di vadrini che me li sputtano come mi piace a me.
E poi mi garba anche Feisbù che c’è la gente che mi scrive in privato e mi dice der Bunga-Bunga, dev’esse’ un coso lì… uno stato de’ negri…
Ovvia, bimbi, vado a sentì l’omelia di Don Orsola che stasera fa una riflessione sulla persecuzione de’ ceci armeni e sur senso della tranfig… della tranfug… della transist… della transustanziazione.
Quando io e il mio attuale ragazzo ci siamo scambiati il primo bacio, dopo mi disse che in quel momento nel mio sorriso “c’era tutta la luce del mondo” (ho 28 anni e NESSUNO in tutta la mia vita mi aveva mai detto niente del genere); da parte mia in quel momento mi sentivo trattata da lui come se fossi stata la creatura più preziosa dell’universo.
E da allora stiamo insieme.
Io penso di sentirmi bella quando mi sento amata e rispettata.
E la cosa più bella è che si vede.
Questo sito usa dei cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Cliccando su "ok" o continuando la navigazione accetti l'uso dei cookie.OkMaggiori Informazioni
Non c’è aforisma più veritiero.
E’ questione d’energie e di positività. Non cambia l’impatto esteriore, ma cambia ciò che si trasmette.
Però ti dirò, io sono contenta di non sentirmi sempre bella ed è un toccasana per la propria autostima quando qualcuno ti fa sentire bella anche quando non lo stai pensando.
Se ti senti sempre bella non è una sorpresa che qualcuno di trovi bella(quanti “bella” c’ho infilato..?!).
Meraviglioso essere innamorati di sè stessi,sotto ogni aspetto, ma credo sia difficile esserlo ogni giorno; qualche insicurezza talvolta la trovo più umana e mi fa apprezzare meglio il momento in cui questa crolla.
Dai, ammettiamolo, quelle che “se la tirano” solleticano sempre il maschietto, anche se, in pubblico, criticheremo a tutto spiano per “darci un tono”…
Insomma, quella che ha sempre il naso per aria perchè il carro di letame è costantemente posizionato di fronte…
Cordialità
Attila
@Blixa: c’è una bellezza particolare che sta tutta nel sentirsi belli. Ed è ancora più vera se, come dici tu, non è uno status mentale fisso.
Intendiamoci, una Arcuri è gnocca sempre, ma ci sono ragazze più normali che riescono a trasmetterti – quando vogliono loro – un magnetismo non da poco.
@Attila: distinguiamo il “sentirsi bella” dal “tirarsela”. Sentirsi belle è una cosa che viene da sè per sè. Tirarsela è una (presunta?) superiorità sul prossimo tuo
dove, quando e soprattutto perchè ???
ciao singleatrentanni era un po’ che ti scrivevo…la tua verve si è placata ???
Assolutamente no, kaffeine bentrovato, era un po’ che mancavi
Sacrosante parole… in questo periodo mi sento uno stra-schifo e mi rendo conto che se mi sento uno schifo io non posso certo pretendere di piacere agli altri.. Si trasmette ciò che si pensa di se stessi immagino..anche se a volte rischia di diventare un cane che si morde la coda…
ognuno di noi non è che fà schifo…ognuno di noi è come vuole essere….l’importante è essere mentalmente liberi con se stessi e con il mondo circostante !!!
eh mò…
non c’è donna più bella di una donna bella.
si è belli anche quando non ci si sente belli.
a volte anche più belli di quando ci si sente belli.
che poi che vorrà dì “sentirsi belli”?
sentirsi,
in fondo,
forse,
poi,
solo sentirSI.
vale anche per gli uomini eh 😉
Ma quanto è vero!!! Grazie per questa botta di incoraggiamento che ci voleva proprio… Ciao single-ino 😉
Verissimo!!! Ci pensavo proprio l’altro giorno, non è snobismo o presunzione, è come scrivi una sensazione che nasce da sé per sé. Poi ricevere dei feedback positivi dagli altri è sempre bello, ma è indescrivibile la serenità e la positività che si sente nei confronti di se stessi. Come una carezza. Ciao sa30!
Credo che sia una grande verità… anche se mi verrebbe da aggiungere che a volte non c’è cosa che ti fa sentire più bella degli occhi con cui ti guarda la persona che ti ama, anche quando magari in quel momento bella non ti sentiresti 😀
Il sentirsi bella aiuta…ma anche la pace interiore e un minimo di disinvoltura…anche se una volta mi si è avvicinato un ragazzo una sera che avevo maxifelpa con cappuccio e seguardo pensieroso-malinconico. saluti, Neofanta
commento su un post che non convidido completamente ma per comodità (è il più recente) e per dirti che ho scoperto da poco il tuo blog e me lo sto divorando a 4 palmenti… grandissimo!
Ma cosa c’è che fa sentire una donna bella in un preciso momento, piuttosto del suo essere quotidiano?
Magari sono le sensazioni ispirate dall’uomo che la osserva, dai sentimenti che costui ha o che potrebbe avere, dai suoi pensieri.
E’ un raro caso in cui un uomo partecipa, e senza saperlo, alla bellezza che contempla
Gianpi…. i casi sono diversi. Puoi sentirti bella perchè qualcuno che ti ama o anche uno sconosciuto ti ci fa sentire, magari anche con solo sguardo, ma c’è anche un sentirsi belle un giorno indipendentemente da tutto e tutti. Non è tanto la risposta dello specchio o degli occhi degli altri, quella ne è la conseguenza, ma uno stato di beatitudine, se mi passi il termine.
@Blixa: c’è una bellezza particolare che sta tutta nel sentirsi belli. Ed è ancora più vera se, come dici tu, non è uno status mentale fisso.
Si si, condivido. =)
“magari anche con solo sguardo”
VOlevo scrivere : magari anche solo con uno sguardo… ._.’
@dalila: si, si va anche a periodi. E’ stato – ed è – così anche per me, ultimamente, con risultati visibili anche in termini di relazioni interpersonali…
@Mabh: sentirsi belli = sentirsi, accettabile, se ci aggiungi un curarsi te l’appoggicchio.
@Mangiatrice: e di che
@ele: è un processo che si autoalimenta. feedback portano autostima che a sua volta porta a ricevere più feedback e…
@Meddy: la fonte è più o meno irrilevante. Con lo sguardo adorante di un innamorato è ovviamente più facile, però.
@Neofanta: ci sono tanti tipi di bellezza. Da quella più spregiudicata, a quella più intima e malinconica. Ogni uomo cerca istintivamente la sua.
@Brownprincess: ma bentrovata! Spero, finita l’abbuffata, di trovare altri tanti tuoi commenti
@Gianpi: potrebbe essere un uomo, un atteggiamento, un pensiero… qualsiasi cosa, “tutto fa”, come si suol dire proprio come ti ha risposto blixa.
@sa30a: infatti! (in riferimento alla tua risposta a ele..) era quello che intendevo con il cane che si morde la coda…solo ovviamente vista dal lato negativo della faccenda dato il periodo…
Le donne che si sentono belle (anche solo per un momento) sono semplicemente insopportabili, distaccate, troppo occupate a guardare se stesse per accorgersi che ci sono anche gli altri.
Quello che tu e i tuoi pedìssequi lettori, nonché le tue adoranti lettrici (non si sa cosa adorino di te e del tuo “prudor scribendi”, o, almeno, viene un po’ difficile trovar soluzioni degne della domanda) non avete minimamente considerato è che non c’è donna più bella di una donna che si sente amata.
Perché se una donna si sente amata DA TE, la darà solo A TE.
Mentre se una donna si sente bella e basta, la darà al primo che capita (cioè sempre e comunque non a te).
Ne sai ancora di questi aforismini-sega, Oscar Wilde, costì…??
@valerio di stefano
Io penso che entrambi i concetti siano validi, sia il tuo che quello espresso da sa@30a, perchè da membro del gentil sesso ti dico che una donna che per qualsiasi ragione si senta bella, in quel momento lo diventa davvero!
Questo non accade solo perchè un uomo la ama, ma perchè in un preciso momento si sente felice (magari qualcuno le ha fatto un complimento, è riuscita a rientrare in un vecchio paio di jeans, ha messo un vestito nuovo comprato apposta per l’occasione….non è necessario un motivo chissà quanto importante)! Comunque se vuoi sapere perchè tanta gente legge questo blog, ti dico perchè lo faccio io, dato che ogni giorno lo apro e spero di trovare un nuovo post: perchè sa@30a è brillante, divertente e ti racconta storie che se arrivi single a trent’anni hai già vissuto e rivissuto sulla tua pelle, anche se in maniera leggermente diversa…e ti fa piacere sentire che non sei solo a provare e vivere certe sensazioni.
Sulla bellezza al femminile io ho le idee un pò confuse.
😉
@ Valerio: ADORANTE LETTRICE ci sarà tu nonna…
e cmq sai com’è, se a certe persone per sentirsi meglio serve scriversi un blog saranno pure cazzacci loro…però certo qualcosa suggerisce su un certo bisogno di vivere “l’entrare in contatto”,no?
Anche io, come Chiara, mi affaccio quasi ogni giorno su questo blog; eppure non sono mai stata un’ amante del virtuale. Ma, sapere che altre persone hanno attraversato o attraversano un dolore come il tuo, che a 30 anni ti da anche un certo sapore di fallimento. Proprio nel momento in cui tutti i nostri coetanei costruiscono, la vita ci mette davanti a delle situazioni che ci spezzano le gambe, ci tolgono il respiro e ci buttano nel totale buio del dolore. C’è condivisione tra di noi e questo fa accendere l’ultima briciola di amore per se stessi…
Quanto alla bellezza … è un qualcosa di troppo sottile e personale perchè sia valida una sola opinione..
Grazie al commento di un’amica, più su, ho scoperto il tuo blog giorni fa: oggi me lo sono letto tutto, dal primo all’ultimo post, e sono rimasta molto colpita da alcune cose che accomunano il nostro cammino. Il dimagrimento importante ma ancora parziale, lo sport come strumento per ottenerlo, tendinite (nel mio caso alle spalle)a causa della quale ho dovuto interrompere per mesi la piscina, epicondilite che mi ha colpita da qualche giorno e che, quasi sicuramente, da domani causerà l’ufficializzazione del mio ulteriore stop.. La sensazione che 4-5 kg ripresi annullino tutti i risultati precedenti… la paura… Credo che ti seguirò, mi piace leggere la versione maschile di un single quasi mio coetaneo e che, per di più, abita nella mia stessa città!
…ma ora che ti ho trovato, non penserai mica di smettere di aggiornare?!!!?
Ciao!
@Valerio: si, concordo con te che una donna che si sente sempre e costantemente bella possa – salvo dosi comprovate di umiltà – risultare insopportabile. Sicuramente una donna amata si sente bella (ma attenta, solo se riama a sua volta), ma come già detto alle volte basta “entrare in un vestito” per sentirsi bella.
Sarà che sono diventato omosessuale, ma il giorno che entrai in un paio di pantaloni taglia 48 mi sentii stragnocco. Poi, ovviamente, la realtà dei fatti mi rimise al mio posto assai presto
@chiara: tu hai centrato il nocciolo. Di sicuro la bellezza è data dagli sguardi altrui, dai cuori altrui, ma anche e soprattutto da noi stessi. E grazie per i carinissimi complimenti
@Cicci: il virtuale è virtuale e virtuale ha da restare, però non degradiamolo solo perchè diverso dalla realtà. Sono proiezioni di noi stessi che hanno una dignità di per sè.
@sheisnotme: ma grazie, e bentrovata effettivamente abbiamo un bel po’ di strada fatta in parallelo, pur senza mai incontrarci (concittadini dici? sai che non mi ricordo di aver mai scritto la mia zona?). Spero che i tuoi problemi si sistemino presto, purtroppo il mio braccio non mi lascia ancora tregua.
E tranquilla, non ho assolutamente intenzione di non aggiornare ho ancora tante cose da scrivere!
@chiara:
A me pare proprio che se una donna ha bisogno di rientrare in una taglia, o di comprarsi i vestitini nuovo per sentirsi bella, forse ha VERAMENTE perso la concezione di sé e, conseguentemente, quella degli altri.
Non nego che “sentirsi bella” sia, per una donna, condizione indispensabile per esserlo anche agli occhi degli altri (è triste, però), dico, più semplicemente, che se il gioco è piacere agli altri, pendere sempre dalle labbra di uno che potrebbe smontarti in una battuta (“Quella lì mi sembra l’albero di Natale!”) mi viene da dire “povere donne!”
Personalmente non ho mai avuto problemi a entrare nei miei pantaloni, mangio come un bottino, e non ingrasso di un etto.
Se a qualcuna un uomo non piace, per l’uomo è un problema della donna. Se una donna non piace a un uomo per la donna la sua è una colpa.
Comunque se vuoi sapere perchè tanta gente legge il mio blog (molta più di quanta non legga questo, e ciò sa ‘l tuo dottore) è anche perché non si parla di cellulite, grassi superflui, jeans in cui rientrare.
Non perché non ritenga che perché per qualcuno questo costituisca un problema psicologico e di salute notevole, ma perché, proprio per questo, rifiuto di considerare i traguardi raggiunti come elementi di seduzione.
E mi pare che il rispettare il disagio dell’obesità (quella vera, non quella da Somatoline!!) sia un dovere assai più grande che comprarsi un paio di scarpine nuove.
Che chissà perché le donne si comprano le scarpe.
O sono delle èmuli di Imelda Marcos o sono delle feticiste del piede.
@ Mahb o come codice fiscale ti chiami
La mi’ nonna, proprio perché ADORANTE della LETTURA – e sono perfettamente concorde che se uno vuole scrivere un blog sono “cazzacci” (per usare il tuo evidente latinismo) sua, quello che non sono “cazzacci” (op. cit.) mìa sono le invide altrui, di cui cerco di non curarmi – avrebbe aborrito, come io aborro, l’uso di nomignoli, abbreviazioni inutili (un blog non dovrebbe essere un SMS, se scrivi “comunque” invece di “cmq” paghi uguale anche se superi i 160 caratteri) e lo scempio dei congiuntivi per dire al padrone di casa di turno che si è d’accordo con lui.
Che poi che merito c’è ad essere d’accordo con gli altri? Oltretutto non si deve fare nemmeno lo sforzo di pensare…
@ Single a 30 anni
Mi dispiace che tu sia diventato frustone.
Davvero, mi garbava di più quando si parlava di POTTA® almeno c’era qualche argomento in comune…
Sì, anch’io sono arrivata qui perché me l’ha detto la mia amica Luana, boia, ganzo abbéstia il blògghe, peccato un ci ‘apisco una sega, sarà che il mi’ Nini mi zifona e tanti segoni cerebrali un ci si fanno, ovvia, vi saluto, ciò da andà a Buddismo!
…in effetti mi viene il dubbio che tu non abbia mai scritto la città!! Ma qualche indizio mi ha fatto immaginare che tu sia di F…… Sai, i lungarni ed altri termini qua e la.. ho capito male?!
Non sei incoraggiante parlandomi del tuo braccio così, eh!!!
…felice di sapere che tornerai ad aggiornare!
A presto!
@Valerio: perdona la stupidità ma non ho capito se la tua risposta voleva indirettamente riferirsi a me, oppure no…
Visto il cenno alla dolorosa abbreviazione del comunque in cmq tenderei a dire di si, ed in tal caso mi spiacerebbe anche molto doverti rispondere che evidentemente ciò che ho scritto non è stato compreso neanche un pò,
1) perchè di certo io qua dentro non sono una delle persone generalmente “in linea” col padrone di casa, anzi,ed infatti ho commentato rispondendo A TE, dal momento che credevo che TU fossi in grado di comprendere che stavo, velatamente, suggerendo che forse – anche se non è mia intenzione giudicare questa tendenza- il fatto di scrivere un certo tipo di blog possa dire qualcosa sul bisogno di approvazione di chi lo fa, e dunque sulla consequenziale tendenza a catalizzare l’attenzione di ADORANTI LETTRICI attraverso un meccanismo di meditata indifferenza riservata alle voci “fuori dal coro”.
2) perchè per quanto mi riguarda – vergognose contrazioni di parole a parte- a ciò che scrivo cerco di stare attenta, e non mi preoccupo nè di risultare provocatoria a tutti i costi, nè di edulcorare le pillole per amor di quiete, quindi credo che la domanda : “Che poi che merito c’è ad essere d’accordo con gli altri? Oltretutto non si deve fare nemmeno lo sforzo di pensare…”
è una domanda che dovresti probabilmente premurarti di rivolgere a qualcun altro.
Ma chissà, forse a causa della trivialità che rivela il mio scempio di congiuntivi – che, tra parentesi, mi sfugge- non sono stata capace di comprendere quanto da te scritto, all’in fuori dell’amore per la lettura di tua nonna,che – buon per lei- sapeva farlo.
ah, tanto per la cronaca,o so che si dice VOLESSE. 😉
@valerio di stefano:
insomma TU non hai bisogno di rientrare nei tuoi pantaloni perchè TU non ingrassi di un etto, Tu rispetti i problemi dell’obesità vera, il TUO blog è il più interessante (si legge tra le righe) perchè lo leggono molte più persone…mamma mia, fosse stato un primo appuntamento sarei scappata dall’uscita sul retro!!
Va bene, hai ragione tu, non replicherò oltre perchè il blog non è mio e vorrei evitare di farla “brodosa”!
P.S. Ti svelo solo un segreto, noi donne più o meno siamo tutte insicure, ma da qui a perdere la concezione di noi stesse o a farci smontare dal primo cafone che passa ce ne vuole!
@single a30a..grazie a te, è un piacere conoscerti:)
@chiara
Se fosse stato un primo appuntamento non te lo avrei neanche chiesto. Ma neanche dato.
Evidentemente. E senza tema di farla “brodosa”.
E non certo perché il mio blog sia più frequentato di questo, anche se è vero (e i dati sono dati)
Inoltre, il fatto che le donne siano tutte insicure non mi pare un segreto, ma il classico “bùo alla ‘onca”.
@sa30a
Ti trovo reciprocamente adorabile.
@Valerio: diciamo che sul tuo blog c’è la cvltura, e sul mio no, perchè quando a scuola spiegarono la cultura io avevo il morbillo. Non mi stupisco se ce l’hai più lungo di me. Io, semplicemente, ho aperto un blog perchè avevo bisogno di scrivere e avevo qualcosa da dire. Evidentemente per qualcuno questo è un comportamento da censurare, non lo nego…
@sheisnotme: di città bagnate dall’Arno ce ne sono tante
@mabh: lascia stare il di stefano. Tu sei una dilettante, egli è un professionista di provata esperienza. Lo dico per te, eh…
@chiara: falla pure brodosa, tranquilla questo blog è “casa mia”, come si suol dire, e mi dispiace che chi vuole scrivere si senta in qualche modo a disagio. Quindi niente censure, nè da me nè dalla cosiddetta “comunità”.
ok, ho sbagliato! ma cmq siamo vicini, dai… forse P…?!!?!? 😉
abbastanza
@sa30a…lo terrò a mente, niente censure, però se reagisco d’istinto non la smetto più di controbattere…anche se la frase “ti trovo reciprocamente adorabile” mi ha fatto sbellicare dalle risate. è stata persino carina…così come la tua sulla lunghezza del pene, perchè l’ho pensata anch’io ma mi sono trattenuta, sai, prima di tirare fuori lo scaricatore di porto che è in me mi volevo ambientare un pò!!!:)
P.S. vista la mia assoluta ignoranza di geografia ho guardato su wikipedia…le città principali bagnate dall’arno sono due o no???quindi nemmeno noi siamo troppo lontani, anche se io non sono toscana!!ciao
@a sa30a: lascia stare il di stefano???
qualcuno doveva avvertirmi che siamo ritornati allo stato feudale.
Di Stefano o chi per lui si può grattare dove meglio crede.
La professionalità non è mai stato il mio fine precipuo, anzi, confesso di nutrire un debole per chi di certe cose si occupa soltanto da amatore.
mi sembra si prenda un pò meno sul serio.
@ sa30a:
Vedi, mio buono, il punto è che i due principali mali della rete e dell’umanità (Facebook e Wikipedia, per non fare nomi) hanno spinto la gente l’uno a uniformarsi al pensiero dominante (o pròvaci a non essere su Facebook, vieni guardato come una bestia rara, ma non perché tu lo sia veramente, bensì perché se non sei su Facebook chi si sente in difetto è la persona che ti guarda: o come ti permetti, te, merdaccia mortale, a non pensarla come me che trovo che Facebook sia dimolto ganzo? Come ti permetti di non farne parte?? Vuoi dire che io che ne faccio parte in realtà sono in torto e che quelli più ganzi un sono quelli come me??? -obbràvo, allora l’hai ‘apìta!- ), l’altro a spingere la gente a non pensare e a non essere critica. Non importa se quando spiegavano la cultura a scuola eri assente, ci pensa Wikipedia a spiegarti tutto, se ci trovi un errore e collabori a correggerlo sei un vero abitante del Web 2.0, mentre se ci trovi un errore e dici “Boia che cazzata! Ma guarda lì cosa scrìvano!!!” (si può scrivere “guarda lì” su un blog, vero?) sei contrario alla cultura libera, sei un attentatore del volontariato, e già che ci sei dacci anche 20 o 50 dollari che ci s’ha da arrivà a 16 milioni se no si chiude (con 16 milioni di dollari ti digitalizzo maremma ‘ane anche la Treccàni!) e sarebbe anche colpa tua.
Hai notato come pensarla diversamente su un tema scateni gli animi fino a considerarlo un attentato alla Costituzione?
Mantenere le proprie amicizie con una vecchia telefonata, una lettera di carta, andare a mangiare una pizza insieme è diventato RIVOLUZIONARIO.
Oggi se non scrivi su Facebook a 2547 “amici” (chi è che non li ha? Basta un clic!) che hai un’influenza gastrointestinale non ti si fila nessuno (già, perché dovrebbero? Loro somma ambizione è scrivere “ahahahahahahah!!” su un commento).
Andare a consultare i libri in biblioteca è la vera rivoluzione. Guardare le enciclopedie quelle stampate è sovvertitore di qualsiasi ordine costituito, perché mette in crisi le fiettine che sono convinte di infinocchiarti con un copia e incolla.
Ciao Palle!
Io non ho Facebook! O meglio … l’avevo, ma ho capito che, come ogni gioco, p divertente solo fino ad un certo punto …
Però… prima di dargli contro l’ho provato…
Gavinosa Wikipedia!
Io ci facevo le ricerche l’anno scorso in quinta ragioneria, ci dicevano di cercà la roba su Foscolo Pirandelli o su Giuseppe Tommasi da Montinero, in cinque minuti ero lèsta pigliavo ir vespino e andavo sur mare a sfranellà’.
Però poi un m’hanno ammesso all’esami, ma tanto è corpa de’ professori, no di Wikipedia, ma tanto m’importassai, ora fo’ l’estetista in nero e guadagno un fottio di vadrini che me li sputtano come mi piace a me.
E poi mi garba anche Feisbù che c’è la gente che mi scrive in privato e mi dice der Bunga-Bunga, dev’esse’ un coso lì… uno stato de’ negri…
Ovvia, bimbi, vado a sentì l’omelia di Don Orsola che stasera fa una riflessione sulla persecuzione de’ ceci armeni e sur senso della tranfig… della tranfug… della transist… della transustanziazione.
Quando io e il mio attuale ragazzo ci siamo scambiati il primo bacio, dopo mi disse che in quel momento nel mio sorriso “c’era tutta la luce del mondo” (ho 28 anni e NESSUNO in tutta la mia vita mi aveva mai detto niente del genere); da parte mia in quel momento mi sentivo trattata da lui come se fossi stata la creatura più preziosa dell’universo.
E da allora stiamo insieme.
Io penso di sentirmi bella quando mi sento amata e rispettata.
E la cosa più bella è che si vede.