Che donna cerco?

Prendiamo spunto da qualche vecchio commento sul blog – e richieste dal vivo di non poche persone – per chiarire un punto che forse si presta a qualche misunderstanding.

Mi rendo conto che lo spettatore estero che mi vede balzare da una storia all’altra (anzi, da una pazza all’altra…) può pensare che io sia uno dei classici “tipi in burn-out” che vuole la donna bella e perfetta, anzi, bella-ma-non-bella, intelligente-ma-non-più-di-me, majala-ma-quando-mi-pare e via dicendo.

In realtà non è così. Più che “richieste”, ho alcuni atteggiamenti che non sopporto, ma in linea di principio sono molto accomodante. Una zoccola, direbbero alcuni. Il problema è che essendo stato 130kg capisci che le persone sono tutte potenzialmente belle, e che se vuoi valutarle devi passarci del tempo assieme. Capisci che le donne sono tutte belle, basta guardarle con la chiave di lettura giusta, e se non la trovi non necessariamente è colpa altrui… e non necessariamente colpa mia. Una zoccola quindi? si.

Detto questo, io mi accontento di poco. Voglio dire, mi vanno tutte bene purchè siano fisicamente come Sharon Den Adel (ma la voce di Floor Jansen, grazie… se proprio mi tocca fisicamente come Floor mi accontento), abbiano una intelligenza modello Margerita Hack, le attitudini sessuali di una Lorelei Lee (no, questa ve le andate a cercare), una eleganza innata stile Carla Bruni e l’attrattività per il mondo esterno di Rosi Bindi (così non devo fare troppa fatica a tenerla).

uhm, no, aspettate, quello era il sogno di stanotte e devo essermi confuso.

 

In realtà la situazione è assai più semplice. In realtà esiste un’unica cosa che mi fa fuggire a gambe levate da una donna: il fatto che fumi. Una donna con la sigaretta in mano mi va istantaneamente a femminilità zero, è un tarlo mentale mio e me ne rendo conto, ma proprio non ci riesco. Superato questo necessario scoglio, cosa serve ad una donna per creare con me un rapporto che funzioni?

Che sia intellettualmente curiosa. Per un motivo molto semplice: sono un gemelli ascendente gemelli (si, ho un caratteraccio, qualora non si fosse capito) e tendo facilmente alla noia. Mi serve una persona ricca di stimoli ed di voglia di apprendere, capire, ragionare, e soprattutto giocare. Io gioco in continuazione.  Per un altro motivo un po’ meno semplice: il mio cervello è l’organo sessuale più sviluppato che ho (si astengano battutacce su come madre natura sia stata ingenerosa altrove, grazie!) e ci vuole un altro cervello per tenermi “sveglio” pure li’. Senza contare che la bellezza sfiorisce, e se non sfiorisce genera assuefazioni… ma una donna cerebrale resta divertente fino all’impotenza senile e oltre.

Che sia psicologicamente stabile. Contrariamente a quanto può sembrare dai miei scritti, sono una persona caratterialmente placida. Difficile vedermi lunatico, o in preda a sbalzi d’umore, o altre fenomenologie “alterne”. Io di una persona mi devo poter fidare. Devo poter sapere che se oggi tra di noi le cose vanno in un certo modo, salvo disastri evidenti esiste un “intorno di oggi” abbasanza grande in cui le cose continuano ad andare in modo simile. Gli sbalzi d’umore continui, le insicurezze, il non poter mai far conto sulle sue azioni e le sue reazioni, mi destabilizzano in un modo molto poco positivo.

Che abbia cura di sè stessa e dei suoi spazi. Non mi interessano le stra-gnocche. Su una bella ragazza non sputo di certo su, ma non è quella la chiave di volta. Non è comunque necessaria la bellezza (anche perchè con me è veramente come dare una torta alla panna a un majale…), quanto la cura di ciò che si ha. Non occorre essere magre, ma avere cura del proprio corpo si…. perchè se ti lasci andare e ingrassi oltre certe soglie, vuol dire che stai male e non rientri nella categoria delle “psicologicamente stabili”. Soprattutto è fondamentale la cura dei propri spazi (e il rispetto degli spazi altrui). Conservare amicizie indipendenti, conservare la capacità di usare il proprio tempo anche senza di me, avere un minimo di privacy e rispettare quella altrui. Si, avete capito: uno dei metodi più rapidi per rimediare un vaffanculo™ da parte mia è quello di guardare nel mio cellulare, ad esempio. Non credo nella massima “in una coppia non ci devono essere segreti”. La confidenza è un dono: se sono io che ti faccio vedere i miei messaggi è un dono, una cosa positiva. Se mi prendi il cellulare e lo guardi è una violenza.

Last but not least: che non mi dia mai, mai, mai l’impressione di farmi arrivare secondo. La vita alle volte ti detta delle priorità momentanee: ma se percepisco con chiarezza che arrivo sempre dopo il tuo lavoro, o tuo figlio, o tua madre… ti metto in testa tante di quelle corna che ogni volta che annuisci fai un doppio carpiato per il contrappeso che hai su.

Detta tra noi a me non sembra di chiedere la luna. Di sicuro chiedo tanto, ma non chiedo troppo, e sono molto indulgente su tante, tante cose. Vivo di piccole cose e piccoli gesti.

 

Sono pazzo pure io?

57 thoughts on “Che donna cerco?

  1. spero che tu sia un pò pazzo, sennò sai che noia…
    detto ciò credo che nella lista degli ingredienti manchi il fattore x…quella cosa strana che ti scatta dentro, perchè uno sulla carta può essere perfetto per te, ma se dentro non scatta qualcosa…non c’è nessuna ricetta che tenga!
    in bocca al lupo per la tua ricerca…

  2. caro amico….mi sa che siamo gemelli: la penso e la vivo proprio come te!!!
    mi devo preoccupare ?? :-)

  3. @arruffata: pazzo? penso proprio di si, ma non sta a me dirlo. Il fattore x? non ci credo. Nel senso che magari esiste, ti fa scattare qualcosa, ma se poi non c’è qualcosa di veramente solido sotto in termini di sintonia e cervello… salta tutto. Se ti vai a rileggere il mio vecchio post “dall’altra parte della barricata”, beh, scopri che ho sperimentato sul campo.

    @kaffeine: preoccupati se sei del mio sesso, senno’ telefonami 😉

  4. certo, quello non basta…ma ci vuole…sennò sai quanti amici avrei che sulla carta sarebbero perfetti però…manca quel fattore lì, x o chiamalo come vuoi…
    poi ovvio che quello da solo fa andare molto poco lontano…

  5. ooooohhhh! eccolo finalmente, è qui che ti volevo!!!!
    la donna ideale di sa30a!
    HAI DETTO CAZZI! – ti direbbero dalle mie parti,invece io, che sono molto più fine,ti dico:
    UNA FETTINA DI CULO?

    la voglio bellina, che sappia prendersi cura di sè, che mi metta al primo posto ma che sia anche capace di stare da sola (cioè che mi metta al primo posto solo quando anche a me va di starci, perchè quando io sono la sua esigenza prima e lei non è la mia, non me deve da rompe er ca…),
    che conservi i suoi spazi e i suoi amici (ma non così tanto da farmi capire che io non sono la sua priorità), che sia intellettualmente curiosa e stimolante, ma al tempo stesso non soffra mutamenti emotivi/mentali troppo repentini perchè deve essere anche psicologicamente stabile.

    nient’altro?
    aho, se non ti fosse già chiaro te lo chiarisco io: SIAMO UMANE PURE NOI.
    Tu non sei psicologicamente stabile, non hai trovato l’equiibrio tra la posizione di priorità che l’altro deve assumere e la voglia di tenerlo alla giusta distanza, o tra il desiderio di condividere e quello di mantenere tuoi spazi, o tra quello di essere ciò che sei e quello di evolvere verso qualcosa d’altro, o tra la necessità di fornire stimoli mentali e quella di lasciarti andare alla pigrizia, però ti aspetti di trovare una persona così…
    Mi pare giusto.

    sai che ti dico?
    spero che la incontri.
    e che sia frigida come un nano da giardino.

  6. Penso che il punto sulla stabilità psicologica non escludesse sensibilità, debolezze ed insicurezze femminili, ma invocasse un minimo di forza mentale per risolvere problemi e difficoltà, magari assieme, senza lasciarcisi affogare…o senza avere giornate isteriche o comportamenti imprevedibili….o no? Richieste legittime, quelle di Sa30a, vista la sua età e sua situazione (io gli vado a ruota, essendo del 1978, e in verità condivido una certa esigenza di qualità). Saluti al proprietario del blog, ancora una volta autore di un post esemplare. Neofanta

  7. Mabhina fa riferimento a un tipico atteggiamento maschile di egoismo ma insomma, siccome da quel pochissimo che ti conosco mi sembri una persona molto intelligente e tollerante, credo che tu non stia chiedendo la luna! Credo soprattutto che con un pò di elasticità mentale da parte di entrambe si possa vivere un rapporto soddisfacente..ecco la difficoltà…

  8. Che sia psicologicamente stabile

    E qui casca l’asino… in pratica Wonder Woman senza nemmeno la sindrome premestruale.

    Cordialità

    Attila

  9. Descrizione fantastica, se la incontri chiedile se ha una sorella sotto i trenta…o conosce la fabbrica degli stampini.

    Personalmente ci aggiungo la complicità,
    quella sensazione di essersi conosciuti da una vita nonostante si condivida relativamente poco tempo.
    Quella capacità di comunicare epidermicamente più che a parole,
    io la guardo, lei mi guarda ed è già tutto successo, è come se danzassimo un ballo provato un miliardo di volte ma in verità ci siamo appena incontrati.
    Quel sincronismo di intenti che ti fa dire

    MA DOVE CAZZO HO VISSUTO PRIMA?
    MA PERCHE’ HO DOVUTO ASPETTARE TANTO?

  10. Ci tolgo la bazza su Rosy Bindi, deve essere bellissima e devono morire tutti di invidia.
    Non ho paura del confronto, anzi.

  11. Ahimè, concordo ccon Attila. Se vuoi una donna (biologicamente tale) non hai speranze. Nel senso che magari la trovi anche ragionevolemnte gnocca, non fumatrice, sveglia e simpatica e curiosa e financo che si curi di sè e delle sue cosa. Ma se la vuoi psicologicamente stabile, addio! No, non esiste proprio. Baideuei io fumo, sono decisamente abbondante, ho cura delle mie cose esattamente come del sacchetto del pattume (dove le mie cose spesso inavvertitamente finiscono) e mi sono sifonata due anni di psicoterapia. Però sono sveglia e credo anche abbastanza brillante. Ah, scusa, sono anche molto competitiva. Che dici? Spedisco CV? 😉

  12. poi siamo noi a essere troppo esigenti.
    io so cucinare e faccio ridere.
    se va bene, ok, sennò rimango suora pur di non dover affrontare l’esame del primo appuntamento da parte di qualcuno che mi interroga sui miei gusti letterari
    (che poi, manco li capirebbero, i miei gusti letterari, pfui).

    ah dimenticavo sono anche polemica e inviperita.

    sun

  13. Ho letto tutto e mi son detta wow io sono proprio così ah quanto son figa. Ma non è mica vero, temo che la capacità di far sentire mio marito al primo posto sia qualcosa su cui devo lavorare :-/

  14. ehi, ehi, ehi, quanti commenti :) vi siete svegliati tardi, ma sono lieto che l’abbiate fatto :) ok, vediamo se riesco a rispondere un po’ a tutti/e in buon ordine…

    @Lipodotata: one word… “tepossino” :) avevi detto che il pranzo lo organizzavi tu per i primi di maggio in un posto che conosci tu dalle tue parti, poi hai detto che lo organizzi tu per la fine di maggio in un posto che conosci tu dalle tue parti e poi lo chiedi a me? :) :)

    @Arruffata: non nego che un coinvolgimento irrazionale, emotivo, sentimentale *serva*. Pero’ credimi, da solo porta a storie molto intense, molto brevi e assai vuote :)

    @mabhina: al solito, non hai capito una cippa, anzi, una cippina :) “la voglio bellina” mai scritto. Per il resto hai fatto tali e tanti ricami dal niente sulle mie parole mettendomi in bocca cose che non ho scritto, ne’ detto, ne’ pensato che manco meriti una risposta. Ripassa al prossimo appello; tu, con l’italiano, hai litigato da piccola.

    @neofanta: la stabilità psicologica è giustappunto quello che hai descritto tu. Le debolezze, i momenti di minor fulgore, le stanchezze… capitano a tutti. La coppia, se sana, supera queste cose in relativa scioltezza. Non vuol dire essere superdonne, basta sapere che non ho tra le mani una bandieruola al vento, ma una presenza salda, sicura e stabile attorno a cui costruire qualcosa sapendo che non sono i momenti a incrinarla, tutto qui. Grazie per i complimenti: tu, evidentemente, mi sai leggere :)

    @manta: in effetti non chiedo la luna. Chiedo una donna stabile, intellettualmente curiosa, che abbia cura di se e che non mi faccia arrivare secondo. Oh, non ho mica chiesto la Canalis col cervello della Montalcini, ecco… stabile, curiosa, che voglia bene a se’ stessa e a me. Non è una grossa pretesa, a meno che le donne con queste doti non scarseggino. Di sicuro abbondano le dislessiche…

    @Attila: in effetti tutti i torti non li hai :) pero’ aspetta, lo “psicologicamente stabile” lo metto relativo al mondo femminile. Non pretendo un atteggiamento da uomo. Per dire, non pretendo una donna che se sto zitto una giornata non si sposta di una virgola, perchè sarebbe come chiederle di premere il dentifricio in fondo: ne è biologicamente incapace. Pero’ una che se sto zitto mezz’ora perchè non ho niente da dire non inizia a mettere in discussione il nostro rapporto perchè “sono cambiato” quello si, ecco.

    @Tom: la complicità è una gran cosa, ma la piazzo tra i sottoprodotti della curiosità intellettuale. In realtà la complicità non è alchimia, è figlia dell’intelligenza di due persone che si trovano.

    @Annuska: vedi risposta ad Attila per cosa intendo io per stabilità. Non pretendo un uomo, ma una donna su cui poter fare affidamento, che riduca al minimo il numero di paturnie. Bytheway io ti trovo belloccia, me ne frego del disordine – mi basta che curi il tuo corpo, abbia cari i tuoi spazi e i tuoi interessi – e le principesse del terzo millennio il viottolo dal terapista l’han fatto tutte. Quindi manda pure il CV, ma smetti di fumare svp :)

    Sunofyork: io so cucinare e faccio piangere. O cagare, se mi guardi ignudo. Però non smetto di sognare, ecco :) e dei tuoi gusti letterari chissene, io ho i miei e a me basta che tu abbia i tuoi. A proposito di gusti letterari, mi avete fatto venire in mente una pazza di cui vi devo raccontare ancora… occavoli, tempus fugit…

    B: lavoraci. E’ il cardine di ogni coppia. E alle volte illudilo, anche se non è facile illudere un gemelli. pero’ basta che sappia che è al primo posto per te, e ti stara’ accando. Specie se è un gemelli. Siamo personcine emotivamente esigenti :)

    sa30a

  15. plauso al padre della nostra lingua, che nei miei confronti è sempre pronto a critiche, e che ovviamente non ha un minimo di senso ironico e della sdrammatizzazione.
    pigliati un pò per il culo ogni tanto.
    non fa mica male.
    oddio si, in effetti devo tornare…non avevo mica capito che fosse un esami, e che si dovesse scrivere solo se BEN PREPARATI.

    AIUTOOOOOO

  16. Sa30a, sul fatto della stabilità emotiva ho compreso ciò che intendevi anche perchè io stessa sono stata la vittima sentimentale di un soggetto maschile con grosse crisi interiori. Leggere per bene un blog come questo è il minimo per imbastirci uno scambio di opinioni. Saluti, Neofanta

  17. Sa30a, è difficile per me, ma ci proverò… ah questi gemellini, che fatica, avete sempre una parte in ombra che vi rende enigmatici e mi manda in crisi! Ma è anche il vostro bello 😉

  18. Solo sull’ ultimo punto non mi trovi d’accordo. Bisogna anche capire quali sono i momenti per essere secondi, e non primi.
    E poi l’uomo che si fa venire le voglie per la segretaria solo perchè la moglie/compagna è presa dal piccolo nuovo arrivato, boh… fa così anni ’50.

    Per il resto bel post.

  19. eka, parlavo di “la vita ti detta delle priorità momentanee” proprio per quello. Perchè è ovvio che ci sono dei momenti in cui l’attenzione della tua compagna è focalizzata altrove, ed è giusto che ci stia. Basta che non sia una cosa *fissa*, e per *fissa* intendo esperienze – tipo quella che ho vissuto con gamma – in cui arrivo dopo il suo lavoro tre anni a fila.

    Le voglie per la segretaria ti vengono se la tua donna smette di essere tua donna e inizia ad essere la madre di tuo figlio. Anche questo atteggiamento era molto anni 50, ed è esecrabile anch’esso, non trovi?

  20. Sì, ma è più giustificabile, se una donna è molto apprensiva… insomma… un uomo come si deve capisce la sua donna, non le pianta le corna, suvvia 😀

  21. eka, se permetti, COL CAZZO. Scusa la confidenza e scusa la franchezza.

    Il tuo è un discorso che mi fa rabbrividire. Se uno commette l’orrore di mettere al mondo un figlio, e la di lui donna è apprensiva, deve rassegnarsi al fatto di avere una donna che si tramuta in madre e non lo caga più “perchè si”, perchè altrimenti “non è come si deve” e “non capisce”.

    Anche no, ragazza, anche no. Se una donna smette di essere donna per essere madre il problema è della donna (anzi, della coppia) e va RISOLTO, non accettato. Risolto in due, ovviamente. Se poi lei si rifiuta di risolverlo (poverina, è apprensiva, va capita, no?) ne accetta le conseguenze.

    A me questa storia dell’uomo che deve capire deve accettare senno’ non è come si deve non va per niente giu’. Ma proprio per niente. Diventa una forma di violenza, perchè io mi sono scelto una DONNA come compagna di vita, me la sono scelta perchè per me era una DONNA, e ho diritto – nonostante l’avvento di uno o più nani per casa – a continuare ad averla in quanto donna. Sennò me lo devi dire prima: “guarda, appena partorisco l’epicentro della mia vita diventa il/la nano/a e non tu. Ti va bene?”

    ekkekkazzo.

  22. Il magnum di birra fra omaccioni rudi (termine con cui chiamo affettuosamente tutti i miei amici maschi e cugini) va benissimo anche per festeggiare la gravidanza della propria compagna…ma anche per sdrammatizzare i momenti spinosi dei primi mesi dopo il parto, con la donna sfiaccata da ormoni ballerini, tempi dell’allattamento, sonno spesso ridotto e complesso del “sarò una brava madre???”. Saluti, Neofanta

  23. @Nicco: eh, i nani, erediteranno la terra. Altro che i miti.

    @Tom: purchè sia birra seria. Tieni presente che sotto i 10 gradi io la birra te la tiro dietro :)

    @Neofanta: i primi mesi dopo il parto rientrano nelle “priorità momentanee”. Poi pero’ le cose dovrebbero risistemarsi, se non si sistemano c’è un problema :)

  24. Ahi, ahi, ahi,
    Single a trentanni ma cosa mi dici…
    Il gusto non sta nella gradazione, porca miseria…
    Ma nel boquet!
    Pensavo ad una della famiglia di Baladin, oppure ad una autoprodotta, ovviamente da me.
    Che superano tutte abbondantemente i 10 gradi…

  25. Vero, è il bouquet. Ma senza gradazione alcolica il bouquet come lo estrai in fase di birrificazione? :)

  26. Povero Sabot… non hai capito un cazzo della paternità.
    Non è lei che cambia, sei TU!
    Tu non hai idea di cosa voglia dire quando quegli occhietti che ti guardano, quei dentini che ti sorridono, non sono quelli della figlia della mia amica ma quelli della TUA!

    Viva le famiglie con prole che riescono a mantenere una sana attività affettiva (ma questa è più facile) e sessuale (qui alla fine è il nocciolo del problema).
    Ma quando hai la luce dei tuoi occhi che scorrazza per casa in pannolino diventa MOOOOOLTO difficile pensare al sesso. Parola di maniaco!

  27. Puoi avere mille mila gradi in birrificazione, l’importante è abbatterli in fase di lievitazione finale.
    Altrimenti il gusto ne risente, troppi gradi e ti viene “grapposa”

  28. Pingback: Single a trent'anni… e adesso? » Non voglio arrivare secondo (premessa)

  29. Pingback: dei quaraquaqua’* « Quando ho voglia di scrivere

  30. Saresti un padre orribile…
    Fossi in te mi vergognerei… Noi donne non siamo oggetti! E da ciò che vuoi tu sembra proprio così…Io scapperei da un uomo come te!
    Mai pensato ad un bravo psicologo? 😀

  31. Bel post, su vari fronti condivisibile a pieno da mio marito…
    L’unica clausola che mi sa di cazzata è quella riguardante la nascita di eventuali cuccioli e spostamento del polo di attenzione. Dovresti capire che è normale e se dopo un annetto le cose ricominciano a tornare un barlume di ciò che erano prima ti puoi già reputare super fortunato.
    Bisogna cercare nuovi equilibri di coppia e se si è intelligenti e innamorati si va avanti, altrimenti sei condannato a creare una costellazione di delusioni amorose.
    Probabilmente, anzi sicuramente, il mio discorso non sarà iper lineare, ma ho una nana da badare…

  32. Biancamora, condivido il tuo pensiero sul “Bisogna cercare nuovi equilibri di coppia, e se si è intelligenti e innamorati si va avanti”. Il succo è esattamente quello, ed è quello che vorrei io da una situazione di “nano al seguito”, sia il nano mio o altrui :)

    Pero’ “equilibrio” vuol dire “equilibrio” e non “classifica”. Convieni su questo?

  33. Agghiacciante.
    Non ci sono altre parole per descrivere quello che hai scritto, perdonami la franchezza.
    Sono incinta di sette mesi e il pensiero che nel 2010 ci sia chi la pensa ancora come te riguardo ai rapporti e alle responsabilità di coppia, mi fa accaponare la pelle.

  34. Un figlio, mi dispiace dirtelo, vien sempre prima.
    Prima della mamma, prima del marito/papà prima di tutto. Ci sono uomini che lo capiscono, uomini che non lo capiscono e uomini che lo imparano a capire. Ti dirò, nel concreto che almeno fra me e mio marito si son dovuti cercare nuovi equilibri ed è stata tosta.
    Lavoriamo tutti e due a tempo pieno facendo due lavori a testa e se riusciamo a ritrovarci un momento fra noi una volta alla settimana è già grasso che cola. Sono sincera.
    E con questo non ammetterei che mio marito si degni di mettermi le corna, quasi quasi ho più diritto io a mettergliele! :)
    Pensa a che giornata sia il lavorare tutti giorni per 6 ore a 40 km di distanza, badare alle faccende domestiche base (per fortuna che ho la donna!) quindi lavatrici, spesa, cena e simili, badare una figlia e in più seguire un sito di e-commerce da sola.
    E questo è solo un esempio vero, ce ne sono tanti altri di pari complessità. Quindi se una donna desidera essere un tantinello corteggiata e capita è normale.

  35. Laura, al di là delle offese, cosa ho scritto di tanto agghiacciante? no, son curioso… qui mi state saltando addosso in tante e sarei curioso anche di capire il perchè, visto che non ho scritto niente di cosi’ cattivo.

    O forse ce l’avete tutti con me perchè sono uno di quegli uomini che non si zittisce con un “deve capire altrimenti non è come si deve” ma prova ad affrontare un problema e risolverlo?

    Dura mettersi in discussione, eh?

  36. Non hai scritto cattiverie, ma solo un concetto che è una cazzata grande come una casa. Tutto lì.

  37. Io non ti volevo offendere, però mi sono sentita offesa e sminuita in quanto “femmina” in questo tuo post.
    Perché è un post offensivo.
    Io in discussione mi ci sono messa, altrimenti un figlio non lo facevo. E sono la prima a pensare che per una buona stabilità ci vogliano attenzioni a tutta la famiglia. Sono la prima a pensare che le mamme “nanocentriche” siano insopportabili. E sai perché? Perchè prima di tutto rinnegano il loro essere donne, comportandosi come dei Dolci Forno Harbert. Poi rinnegano l’essere compagne di vita del loro uomo.
    Ma da pensarla così, a legittimare il tradimento…beh, ce ne corre.
    è questo che mi ha svilita e un po’ amareggiata.

    Tutto qui.

    E te lo dico spassionatamente : non esiste la donna che cerchi tu…non l’hanno ancora inventata. Come non esiste il principe Azzurro.
    Per fortuna eh.

  38. E’ agghiacciante il tuo modo di pensare! Trent’anni? Hai l’età mentale di un bambino di 10 anni, quando si pensa “Ci sono solo IO, IO e IO!!!!!!!!!!”.

    L’unica donna adatta a te è una di plastica gonfiabile!

  39. Laura, Biancamora, voi che mi sembrate desiderose di lasciare commenti più intelligenti della media… vi chiedo un favore.

    Mi quotate il concetto aberrante che ho scritto, per favore? a colpi di copiaeincolla, se possibile. Perchè qui mi state saltando addosso in 15 (ok, è sempre stato un mio sogno erotico, ma ci sono dei dettagli da affinare…) per qualcosa che non ho scritto io, e non è scritto qui :)

    Relax, everyone? facciamo uno sforzo per leggere ciò che viene scritto e non il riflesso visto da altri attraverso i preconcetti altrui e propri?

    Ultima chiamata per un confronto sereno, dopodichè tiro i remi in barca e continuo per la mia stada.

  40. Che bello, quanti popcorn che sto sgranocchiando.
    Una cosa che mi ha sempre affascinato è la capacità di un pubblico femminile di “inalberarsi”, di ergersi, sempre e comunque, tralasciando qualsiasi veicolazione informativa alternativa ad un discorso.
    Giustamente l’uomo si ritiene più lineare della donna, ma alle volte le donne, credendo l’uomo troppo lineare ne afferrano solo il significato manifesto, tra l’altro in maniera erronea, “ergendosi” con la “spada moralizzatrice”.
    Non faccio l’avvocato del diavolo, ho già troppi cazzi da gestire per andar a gestire gli altrui.
    Ma vedere donne che si lamentano perchè un uomo semplicemente reclama una “banale” attenzione è esilarante.
    Un bambino è una gioia rara e un impegno costante, ma tutti abbiamo impegni costanti, e comunque non ci lamentiamo per questo.
    O meglio, ci lamentiamo ma facciamo.
    Chi di fronte ad una persona che gli ricorda che comunque oltre al nuovo arrivato c’è anche il vecchio arrivato, e si incazza.
    Beh, aspettate di avere un secondo figlio, un figlio minore, e gestite il maggiore, e auguri.
    Tanti Auguri.
    La vita è un tenere le palle in aria, ogni tot te ne aggiungono una, l’obiettivo non è tenerle tutte, è ripartire se una cade.
    Sorridendo al pubblico, sempre,
    perchè
    the show must go on.
    Cordialità e prendetene.

  41. Tom sei troppo saggio :)

    Le donne si inalberano per decidere quale paio di scarpe mettere, figuriamoci se punte nel vivo (istinto materno e affini).
    E mi ci metto anche io eh, sono la prima che si incavola subito.

    Ho sbagliato: non è stato il post a offendermi (perché in effetti questo post NON è offensivo), ma un commento di Singleatrent’anni a Eka:

    “Il tuo è un discorso che mi fa rabbrividire. Se uno commette l’orrore di mettere al mondo un figlio, e la di lui donna è apprensiva, deve rassegnarsi al fatto di avere una donna che si tramuta in madre e non lo caga più “perchè si”, perchè altrimenti “non è come si deve” e “non capisce”.

    Anche no, ragazza, anche no. Se una donna smette di essere donna per essere madre il problema è della donna (anzi, della coppia) e va RISOLTO, non accettato. Risolto in due, ovviamente. Se poi lei si rifiuta di risolverlo (poverina, è apprensiva, va capita, no?) ne accetta le conseguenze.

    A me questa storia dell’uomo che deve capire deve accettare senno’ non è come si deve non va per niente giu’. Ma proprio per niente. Diventa una forma di violenza, perchè io mi sono scelto una DONNA come compagna di vita, me la sono scelta perchè per me era una DONNA, e ho diritto – nonostante l’avvento di uno o più nani per casa – a continuare ad averla in quanto donna. Sennò me lo devi dire prima: “guarda, appena partorisco l’epicentro della mia vita diventa il/la nano/a e non tu. Ti va bene?”

    sai, ci sta che una incinta leggendo questo commento un pelino ci rimanga di sale… la frase “l’orrore di mettere al mondo un figlio” fa gelare il sangue.

    Per il resto, capisco che un uomo ci tenga alla sua compagna e la ami in quanto donna e voglia le sue attenzioni ecc: ma una che diventa “nanocentrica”, non lo diventa dalla sera alla mattina: i difetti possono solo peggiorare, davanti alle difficoltà della vita. Queste magagne non spuntano fuori dal nulla: se una donna ama sè stessa e il suo uomo, curerà sè e il suo uomo assieme ai figli. In maniera diversa ovvio, ma lo farà.

  42. ma porsi la domanda: se sono in dieci a fraintendere quello che scrivo può darsi che sia io che lo scrivo male?
    e la domanda numero due:se pure non sono in dieci ma è uno solo, può darsi che forse possa provare a spiegarmi meglio?
    e la domanda numero tre: e se forse, pur non intendendo dire alcune cose, le avessi dette?

    il linguaggio è polisemantico, non univoco, l’interpretazione ne costituisce l’essenza tanto quanto le lettere è non è data una volta per tutte, da una persona per tutte. a volte, e dico a volte, forse potresti provare a pensare che non esiste un modo “corretto” di leggerti, e uno “errato”…esistono modo tutti degni di valore e degni dell’obbligo almeno morale di chiederti se forse non sei stato tu ad usare termini più multi-intendibili di altri.

    Certo io però ho litigato con la lingua da piccina…

  43. Laura, la frase “l’orrore di mettere al mondo un figlio” è chiaramente iperbolica :) il resto del discorso mi sembra tutto sommato molto meno feroce di quanto dipinto, anzi. Ho anche detto – e l’ho detto chiaramente – che il nanocentrismo è un problema della coppia e va affrontato e risolto dalla coppia.

    Allora, di cosa stiamo parlando? :-)

  44. Infatti te l’ho scritto che mi aveva fuorviato quella frase e che il resto del post alla fine è condivisibile. Anzi, mi trovi d’accordo quasi su tutto.

    Per la serie: meglio tardi che mai insomma…

  45. ciao, singleatrentanni…
    passo per il tuo blog per la prima volta e ho spizzato un pò dei tuoi pensieri. Volevo farti i complimenti perchè è un piacere stare quì e leggerti; in alcuni tratti sei spassosissimo xD. Non ho letto i commenti degli altri/e, quindi non so come si sono evoluti i discorsi, ma sono pienamente d’accordo con te; mi piace questa tua descrizione di donna. Hai avuto la capacità di elencare quelle stesse caratteristiche che dovrebbe avere l’uomo che cerco, trovando le parole esatte. Approvo in particolar modo il penultimo punto: cura di se, E DEI PROPRI SPAZI. Questa è una cosa che ho capito solo da pochi anni a questa parte…ed è una cosa fondamentale. Impresso mi è rimasto il racconto che facevi della tua moto. Lo stesso è stato per me, nella mia relazione precedente per la quale ho rinunciato alla chitarra, solo perchè lui non sapeva suonare e (forse anche con un pizzico di invidia) aveva poca voglia di ascoltare me. Semmai dovesse ricapitarmi di stare con qualcuno (visto che anche io attualmente, sono una single a quasi 30 anni) questo è un errore/orrore che non devo commettere mai più; il prossimo qualcuno che mi vorrà accanto si deve prendere il pacchetto completo: difetti, e passioni comprese!!!
    Inoltre,aggiungerei un altro punto nel tuo elenco: “che abbia per me lo sguardo delle mucche che guardano passare il treno…” non è una mia frase, ma rende l’idea xD… però, a ragionarci, rientra nel tuo ultimo punto… o forse ti parlo da donna un pò ferita? mah… :)

    cmq ancora complimenti… ciaooo :)

  46. Ciao anto, e bentrovata :)

    Grazie mille innanzitutto dei complimenti. Il discorso della chitarra… lo capisco anceh io: un’altra delle cose che è saltata, oltre alla moto, è la musica (ero bassista).

    Lo sguardo delle mucche che guardano passare il treno è una metafora assai carina :) però su quello dobbiamo argomentare un po’: quello sguardo li’ arriva gratis, ma è mantenerlo il vero problema… e ci vuole tanto impegno, non trovi?

  47. si, andando avanti nella lettura del tuo blog, ho letto anche il post in cui parli della tua passione per la musica. Azz, il basso è un bellissimo strumento. Io adoro suonare la chitarra classica e adoro ballare; sarei nulla senza la musica.
    Hai ragione, ci vuole impegno… ma quanto mi manca quello sguardo tra il pesce lesso e il sorpreso, quanto mi manca provare quella fatica e il poter dimostrare a qualcuno che finalmente ho imparato la lezione del mantenimento e che nulla è dato (gratis) per scontato 😉
    Stavo notando una cosa: in effetti, all’impatto, il sottotitolo del tuo blog è un pò inquietante xD…
    un kiss :*
    ciao!!!!!

  48. Secondo me il profilo della donna perfetta che hai descritto corrisponde all’antitesi di una donna che ti ha lasciato il segno… senza offesa, è solo che penso che alla fine sia proprio quel fattore X a farci orientare (uomini e donne, perché non credo ci siano differenze) verso un’isterica o un bastardo che però ci fa sentire a 1000, piuttosto che verso l’intesa culturale e celebrare perfetta.
    E poi come ha detto già qualcun altro, non credi che ci sia un po’di contraddizione a non volersi mai sentire secondo e al tempo stesso volere che l’altro conservi la propria indipendenza? Esempio spicciolo, un’ amica della tua ragazza è disperata perché si è lasciata con il fidanzato e le chiede di incontrarsi. Per vederla (e quindi mantenere la sua indipendenza affettiva) deve rimandare una cena con te. Ti senti secondo? E se l’amica diventa un amico? Ti girano è…
    Comunque complimenti per la descrizione,sei simpaticissimo soprattutto quando dici che la bellezza non conta. Sarà vero?

  49. “Che sia psicologicamente stabile. Contrariamente a quanto può sembrare dai miei scritti, sono una persona caratterialmente placida. Difficile vedermi lunatico, o in preda a sbalzi d’umore, o altre fenomenologie “alterne”. Io di una persona mi devo poter fidare. Devo poter sapere che se oggi tra di noi le cose vanno in un certo modo, salvo disastri evidenti esiste un “intorno di oggi” abbasanza grande in cui le cose continuano ad andare in modo simile. Gli sbalzi d’umore continui, le insicurezze, il non poter mai far conto sulle sue azioni e le sue reazioni, mi destabilizzano in un modo molto poco positivo.” ecco. Questo è esattamente quello che mi ha portato a lasciarmi con il mio mostroex. Lui è così. Oggi “amorepuccimiaseilamiavitamifidosolodite”, domani “noncelafaccciocosìtiodiomifaischifovattene”.
    Capito perchè me ne sono andata? O_____________o

    Hai tutta la mia stima.

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