Poi uno si chiede perchè resto single…
rewind a qualche tempo fa: accompagno la figlia a casa della madre, portandomi dietro due “conchini” avanzati da una cena: una tazza con della crema di fegatini di pollo alla toscana e una ciotola con una crema di mascarpone ai frutti di bosco fatta da me (si, le donne mi piace viziarle).
Entro in casa, saluto la di lei madre che mi vede con due contenitori, mi saluta, e mi fa “Accidenti, quante cose hai portato, ma quanti tegami mi hai portato?”
“Soltanto sua figlia, signora.”
(ok, questa la capiscono soltanto i toscani, però qui c’è una spiegazione, volendo)
Fast forward a una conversazione di… mezz’ora fa? macchinetta del caffè, collega molto “girl power”, anzi, “woman power” perchè è una ragazza sulla quarantina e molto “signora”. Parlando del più e del meno, e di come la mia passata storia con gamma mi sia “costata” l’abbandono alla moto, viene fuori il seguente dialogo:
“Beh, poi l’errore è tuo, voglio dire, non dovevi venderla la moto. La prossima volta non venderla!”
“Facciamo che taglio il problema alla radice, e donne in casa non mi ce ne metto più?”
(e già inizia a ringhiare…) “Vabbè, tu fai di tutta l’erba un fascio, non devi generalizzare, ci sono donne con la D maiuscola e…”
“…donne con la P maiuscola. Dimmi qualcosa che non so già”.
Lo sguardo feroce che mi ha rivolto è assolutamente impagabile.
Ho uscite come questa praticamente un giorno si e l’altro pure. Poi per forza resto signorino, voglio dire, ce la metto tutta per farmi odiare