Vi ricordate i mesiversari che festeggiavamo con ragazzini/ragazzine ai tempi del liceo? in cui festeggiavi il primo, il secondo mese… come se fossero avvenimenti epocali (in effetti lo erano: le più erano storie che non duravano, e arrivare a tre mesi era gia’ tanto, che diamine!). Ecco, qui si spera solo di durare un po’ di più.
Nonostante il primo post sia del primo di marzo, www.singleatrentanni.com compie un mese più o meno oggi. Assieme a voi vorrei tracciare i primi bilanci.
Quello che era nato nei miei pensieri più bui per essere un racconto del magico momento in l’oscurità sfuma nelle tenebre è diventato un blog più vivace del previsto, a tratti tragico e a tratti comico, grazie ad un’unica risorsa: voi. Grazie ai vostri commenti (io non credevo che avrei trovato i miei manzoniani ventitrè lettori, invece ho degli splendidi aficionados) il blog prende forma e contenuti, va avanti da solo con gambe che sono in larga parte sue. Sorretto dalle mie mani, come un bimbo che impara a camminare, e guardato con occhio vigile e affettuoso, ma che vive di una vita propria. La vita di un bambino, semplice, animata dalla curiosità e dalla fame di input nuovi.
Ed è per questo che vi voglio ringraziare, e vi voglio chiedere aiuto. Ringraziarvi nell’essere stati con me in questo pezzo di viaggio e ringraziarvi se sarete con me nella prossima tratta. Ringraziarvi di tutto quello che mi avete dato in temini di spunti e pensieri.
Chiedervi aiuto a far conoscere il blog e a renderlo ancora più bello di quel che è. Perchè se fuori ci sono altre cinque, dieci persone come voi… beh, www.singleatrentanni.com diventerà ancora più vivo, ancora più ricco, ancora più profondo. Invece di gattonare, il bimbo può camminare, o andare in bicicletta.